Laura Prati è morta.
La sindaca di Cardano al Campo non ce l’ha fatta e a causa delle
ripercussioni legate alla sparatoria avvenuta lo scorso 2 luglio è deceduta
nella giornata di lunedì 22 luglio. Lasciando suo marito, i suoi figli, i suoi
amici, i suoi elettori ed i suoi cittadini...
Tanti gli attestati di stima giunti anche dalla nostra Grande Città. Su
Facebook, nelle pagine dei Blog, tramite comunicati ufficiali. Tutti ad urlare,
all’unisono, la propria rabbia nei confronti di quella che è un’ingiustizia.
Perché Cardano al Campo, in Provincia di Varese, è vicina.
Non solo geograficamente; questo aspetto è forse l’ultimo degno di considerazione.
Cardano al Campo è vicina perché si tratta di una tragedia che poteva accadere
ovunque.
Una persona spregevole che si ribella perché qualcuno, ai vertici di un ente,
porta avanti bene il proprio lavoro senza paura. Un criminale che uccide e spara
in nome della sua follia per una rivendicazione illogica. Un uomo pericoloso
per la propria comunità che si esibisce nel culmine della pazzia. In quanti
Comuni ci sono dei potenziali casi del genere? In quante parti d’Italia ci
saremmo potuti sconvolgere per tragedie simili?
In vicende come queste, si prova la sensazione che a mancare
siano le parole adatte per esprimere lo sdegno, il ribrezzo, l’amarezza e la
rabbia conseguenti a questa uccisione. Ci si sente come impotenti per non aver
fatto prima qualcosa che in fondo non si poteva oggettivamente fare. E così, visto che guardare indietro è una coltellata, si prova ad andare
avanti. Nella vita amministrativa, come nella vita personale, portando nel
proprio bagaglio il lavoro ed i valori che donne come Laura Prati hanno saputo personificare
durante tutta la loro vita. Al netto di ogni ideologia o pregiudizio partitico.
Lunedì 22 luglio ci ha lasciati quella che a detta di
tantissimi addetti ai lavori e cittadini era una grande donna. E ciò che lascia
ancor di più l’amaro in bocca, è che ci si ‘renda conto’ della sua grandezza
proprio quando non c’è più. Come succede sin troppo spesso.
Ciao, Laura.
D.M.
La “sindaca” di Cardano al Campo è morta. E’ stata assassinata da un criminale, un vigile sospeso dal servizio per ordine della Giunta dopo una condanna per truffa, aveva colpito per vendetta sia il primo cittadino che il suo Vice Sindaco. Non conoscevo direttamente Laura ma ho parlato con persone che la conoscevano, tutti hanno testimoniato che si trattava di una donna e di un amministratore pubblico eccellente, veniva da una vita intera al servizio della collettività, sempre in prima fila contro la violenza sulle donne.
RispondiEliminaI suoi organi sono stati donati, ultimo coerente atto della sua vita terrena.
La sua morte mi ha colpito veramente molto e mi sta facendo seriamente meditare in merito al mio impegno politico e amministrativo.
Adesso piangiamo questa donna, così come molte altre volte, troppe volte, abbiamo pianto la morte di altre donne, figlie, madri, sorelle, mogli e compagne vittime della cieca assurda violenza dell’uomo.
In questa Italia in crisi di identità, di cultura e soprattutto di MORALITA’, dobbiamo emarginare e combattere TUTTI i seminatori di odio. Diffamare, calunniare, seminare il dubbio su chi, come noi amministratori comunali, è oggi in prima linea contro la terribile crisi economica, ultimo baluardo dello Stato … significa esporci a grossi rischi, poco importa se questa macchina del fango è frutto di malafede, disperazione o semplice idiozia.
Oggi diciamo addio a una donna eccellente e un buon Sindaco, per la follia di un criminale che si è sentito colpito da una cosa che riteneva “improbabile”, quasi impossibile: la legalità e il buon governo. Una “normalità” di azione inaccettabile per qualcuno.
Meditiamo perché questi fatti non accadano mai più.
Addio Laura ! Nel tuo esempio continueremo.
Rino Pruiti
Vice Sindaco
Buccinasco MI