mercoledì 3 luglio 2013

TREZZANO S/N - Dopo gli ultimi arresti, bisogna ripartire. Tempi e modi secondo alcuni esponenti

Mercoledì 26 giugno gli ultimi due arresti: Antonio Concolino, imprenditore 68enne da tempo legato al Comune e Silvio Ferri, 59enne anch’egli imprenditore attivo nel settore degli imballaggi a Trezzano. Sono stati questi gli ultimi due colpi di scena dell’indagine condotta dalla Procura di Milano e che ha portato sinora all’arresto di undici persone tra assessori, consiglieri, funzionari comunali e liberi professionisti locali...

Con conseguenze nefaste oramai note a tutti sulle sorti dell’amministrazione comunale di Trezzano sul Naviglio: le dimissioni degli assessori non coinvolti nell’indagine, di consiglieri e soprattutto dell’oramai ex sindaco Giorgio Tomasino (Pdl), sostituito dal commissario prefettizio Giuseppa Scaduto.

L’indagine dunque continua ad incalzare e a mettere in imbarazzo un Comune che per troppo tempo ha dovuto vivere questo stato di tensione, causato da arresti, amministrazioni commissariate e così via. Tanti del resto sono stati i colpi di scena che si sono susseguiti sino ad oggi, nel pieno di uno scandalo che ha portato al quarto commissariamento della storia di Trezzano. In un contesto già complesso a livello nazionale la difficoltà nel ripartire è davvero sentita. Vi raccontavamo, le settimane scorse, di come l’Unione dei comitati cittadini chiedesse, ad esempio, cinque anni di commissariamento. Segno di come la fiducia nei confronti della politica, anche locale, rimanga davvero a livelli minimi e come fisiologicamente si stia assottigliando sempre più.

Sinistra Ecologia e Libertà, in questi giorni, sta già iniziando a pensare alla prossima tornata elettorale e al progetto legato al futuro. “Apprendere dei nuovi arresti non può che rinsaldare le nostre convinzioni: a Trezzano vigeva un sistema di corruttela ben rodato e organizzato, che nella redazione del Pgt ha trovato la sua massima espressione” si legge in un comunicato pervenutoci in redazione: “Come Sel già lanciammo l’allarme, depositando osservazioni ben chiare e puntuali sia sull’area dell’ex Happening sia sulle aree di compensazione che parrebbero essere le zone incriminate per questa seconda ondata di arresti. Osservazioni passate inascoltate e messe a tacere da un Consiglio Comunale che non ha avuto la forza, la lungimiranza o la volontà di fermare questo scempio.”
Luca Gariboldi ed Elena Felisatti, due punti di riferimenti di Sel nel corsichese, stanno cercando di mostrare a tutti il lavoro svolto in queste settimane. Una serie di incontri con alcuni esponenti della politica e del mondo associativo locale, come Maria Ferrucci (sindaca di Corsico), David Gentili (Commis. Antimafia e Avviso Pubblico), Rosa Palone (Presidente del Consiglio comunale di Buccinasco e fondatrice del presidio territoriale di Libera “Angelo Vassallo”) e Daniela Roman (Anpi). Oltre alla volontà di intraprendere un percorso che porti anche Trezzano sul Naviglio ad aderire alla Carta di Pisa, già sottoscritta da altre realtà comunali della nostra Grande Città.

Intanto anche Fabio Bottero, coordinatore del Pd della zona corsichese, già guarda al futuro. Proseguendo, però, con il suo attacco alla giunta ormai sciolta e al Piano del Governo del Territorio da essa proposto (e successivamente approvato dal Consiglio): “A questo punto ritengo che nessuno possa ancora sostenere che questo PGT sia da mantenere anche se solo in alcune parti. E’ un PGT sul quale ci sono molte ombre, tra le quali gli atti paralleli illegali già emersi, e pertanto deve essere accantonato in toto. Mi chiedo a questo punto per esempio che cosa potrebbe venir fuori nell’area ex Demalena o in altre aree. Spero inoltre che dopo quest’ultimo episodio terminino definitivamente anche i dubbi e gli atteggiamenti quasi riduttivi che sono stati espressi in alcuni ambienti cittadini. Prima si prenderà atto della triste realtà, prima si potranno assumere impegni precisi e contromisure mirate.

Ma in generale, la disaffezione alla politica è chiara e arriva in modo forte in queste settimane dalle persone che Trezzano sul Naviglio la abitano. E la vivono. I commissariamenti continuativi, che hanno coinvolto giunte di centrodestra e di centrosinistra, hanno messo a dura prova la pazienza delle persone. Come ha ricordato Giorgio Villani dell’Unione dei comitati cittadini, che qualche giorno fa ha dichiarato a Il Giorno: “A Trezzano è dal 1979 che non si delibera un’opera pubblica: l’ultima, costruita nel 1981 su una deliberazione del decennio precedente, è stato proprio l’asilo di via Fogazzaro che con il Pgt volevano spostare. Eppure, in tutti questi anni le lottizzazioni sono state fatte e non è stata pensata nemmeno un’opera pubblica. Si è costruito il quartiere Tr1, il Tr2, il Tr3 e Tr4 per finire il progetto di Cascina Nuova; come sono entrati i soldi nelle casse del comune e soprattutto, come sono stati utilizzati?” Per Villani la situazione di oggi è sostanzialmente irrecuperabile e i fatti spiacevoli susseguitisi negli ultimi anni sembrano non dargli propriamente torto. La soluzione secondo lui? Solamente una: “ È ora di ricominciare, ma per farlo bisogna azzerare tutto”.

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