giovedì 11 luglio 2013

CORSICO - Scoppia il caos in consiglio comunale. Irruzione di un giovane per una promessa (pare fatta) non mantenuta: una casa



Circondata dai problemi. Ogni giorno alle prese con spiacevoli novità. Sempre nel pieno di polemiche settimana dopo settimana, che esse siano scaturite da motivi veri o da strumentalizzazioni. Nel bel mezzo di un periodo di tensione con le rsu corsichesi per la questione, già da noi raccontata del fondo incentivante. Con un Bilancio che sta giungendo in approvazione e che sarà probabilmente preso d’assalto dalle critiche. E con la questione del nuovo Municipio ancora in sospeso...
La giunta Ferrucci sta mettendo a dura prova sè stessa in questo mandato. E non certo per i problemi di stabilità interni alla maggioranza che, anzi, per ora sta rispondendo presente dando fiducia alle scelte dell’amministrazione. Con un superficiale (ed apparente?) spirito di tranquillità. I problemi sono altri e molto, molto più delicati.

Così mentre nel Consiglio comunale di martedì 9 luglio, come leggerete, si svolgeva grosso modo una delle più concilianti e forse fruttuose sedute del 2013, subito fuori dall’aula è scoppiato davvero il putiferio.
Non è nemmeno facile raccontare tutto quello che è accaduto senza dimenticare alcuni particolari. Il via-vai di persone, i consiglieri usciti dall’aula per visionare la situazione, l’assessore Emilio Guastamacchia a tentare di calmare le acque, la prima cittadina Maria Ferrucci ad ascoltare parole dure nei confronti suoi e dell’amministrazione della quale è primo punto di riferimento.

Il motivo? La rabbia di un ragazzo, della sua compagna e della sua suocera, che da mesi stanno attendendo una casa del comune e che si sono presentati per urlare la propria disperazione proprio vicino alla sala consiliare. Una casa che ancora non è arrivata, nonostante alcune promesse che pare siano state fatte loro da un esponente del Comune - e che sono state registrate con il cellulare dal ragazzo stesso ma che nel caos non tutti hanno ben percepito -. I toni si sono alzati subito e immediatamente sono giunti i Carabinieri per provare a gestire una situazione che a tratti è apparsa poter degenerare. Innumerevoli sono stati gli scontri verbali e la tensione è stata palpabile a lungo per tutto il primo piano del Municipio in via Roma, 18.
Dopo ore di urla disperate (e non sempre ascoltate) da parte di chi richiedeva la casa, di insulti comunque inaccettabili e di toni che hanno raggiunto livelli di arroganza francamente sin troppo elevati, la situazione si è acquietata, anche se lungi dall’essere risolta. Ed è rimasto ancora tutto in sospeso. Con il ragazzo in questione che sarà costretto a passare altre notti a dormire per strada e con una sindaca che certo non può creare delle case dal nulla se non le ha a disposizione e che per legge deve far rispettare una graduatoria, in teoria creata appositamente per evitare situazioni di questo tipo. Ma una sindaca che, al di là di ciò, dovrà necessariamente indagare per capire chi “dei suoi” pare abbia promesso ciò che effettivamente non poteva essere promesso.

Il senso di confusione è fortemente sentito a Corsico. E sembra assumere le sembianze di un vortice di parole, di polemiche, di caos che nessuno pare poter fermare. E che forse a pochi interessa fermare.
E così, le grane per la giunta Ferrucci non finiscono qui. Negli scorsi giorni, gli esponenti delle rsu corsichesi avevano consegnato nelle vie della città un foglio con un duro attacco all’amministrazione, che ha risposto tramite un comunicato che si può ancora trovare sul sito web del Comune.
Nei prossimi giorni invece per le vie della città sarà in vista un altro volantino. In questo caso, la firma sarà dei consiglieri comunali Fioravante Cetrangolo, Roberto Mei, Michele Valastro (Pdl). Il volantino parlerà di 83.000€ spesi per la figura del portavoce del sindaco. “Una figura”, si legge nel volantino, “assolutamente non necessaria”. Starà alla prima cittadina eventualmente spiegare le dinamiche di una scelta che, se reale, sarebbe certamente inopportuna visto il difficoltoso periodo economico in cui vertono le casse comunali corsichesi. Ci auguriamo, allo stesso tempo, che non venga usata ad hoc per strumentalizzazioni di basso tenore.

Davide Mamone



IL COMMENTO

Non è certo “salubre” l’aria che tira in questo periodo nel consiglio comunale di Corsico come in molti altri. Il fatto dello scorso martedì è un po’ lo specchio della rotta verso cui, neanche troppo lentamente, la nostra Italia ha ormai da tempo virato. Casi di disperazione e/o esasperazione sono all’ordine del giorno, con conseguenze più o meno gravi (in questo caso, per fortuna, meno gravi) a seconda dei casi. Purtroppo è difficile riuscire a vedere la fine di questo tunnel sempre più profondo in cui le Amministrazioni, sempre più saturate da richieste di aiuto e da bisogni anche primari, non hanno la forza di dare risposte (e molto spesso, non è loro la colpa, o non del tutto). Le risposte vanno cercate più “in alto”. Appunto. Forse, vista l’aria che tira a Roma, sarebbe quasi più fattivo rivolgersi direttamente al Padreterno, ancora più in alto…

A.D.

3 commenti:

  1. in un momento in cui si chiedono grossi sacrifici a cittadini e dipendenti, provare a ricercare fra le figure professionali presenti in organico una persona adatta a svolgere l'incarico di portavoce era doveroso. La cifra stanziata e' "considerevole

    RispondiElimina
  2. Sembrerebbe , a essere maligni, che si colpiscano molti per privilegiare pochi.
    P.D.G.

    RispondiElimina
  3. Ad essere maligni sembra che vengano colpiti i più per il godimento di pochi.
    P.D.G.

    RispondiElimina