giovedì 18 luglio 2013

Anteprima Editoriale 19/7 - DAI FULVIO, PENSACI TU!

Caro Fulvio, qui al giornale è una faticaccia. Sei partito per un "nuovo viaggio" e ci hai lasciati soli! Sono stanco, svuotato, non so proprio cosa scrivere per augurare “buone vacanze” ai nostri lettori. 
Sai, di questi tempi…
Beh, in fondo l’anno scorso non era molto diversa la “solfa”. Ciò che scrivevi 12 mesi fa, a ben vedere, è più attuale che mai (non ti offendere, aggiornerò tra parentesi ciò che è cambiato…in peggio)
Grazie

Andrea Demarchi


“Non è facile quest’anno augurare buone vacanze, anzi è perfino imbarazzante.
Come ci racconta l’Istat nel nostro Paese 11 milioni di italiani sono in stato di povertà (tre dei quali povertà assoluta – Eh no caro Fulvio, ora siamo arrivati alla metà in povertà assoluta), loro non andranno in vacanza.
Il 66% in qualche modo ci andrà (13% in meno dello scorso anno – anche qui devo aggiornarti: ora il 50% resterà a casa) e anche per quelli che lo faranno saranno per  molti più brevi e più modeste, molto simili alla foto che mettiamo in questa pagina: un panino sugli scalini di qualche monumento per chi ancora le vacanze le ama “intelligenti”...


Per molti saranno un po’ rimediate a casa di amici e parenti. Qualcuno dovrà fare un salto all’indietro e passare dallo yacht alla gondola lariana (ed evocare così Lucia l’eroina manzoniana. Può aiutare a dimenticare la Minetti, potrebbe essere terapeutica la barca lacustre).
Intanto si parla di sopprimere le feste per produrre di più (sapessi quante altre se ne inventano ogni giorno, sarebbe uno spasso per te raccontare questi ultimi mesi - per vendere il di più a chi non si sa, comunque è una bella occasione per tipi alla Marchionne, dopo aver battuto il record europeo di calo delle vendite potrebbe battere quello delle macchine stoccate invendute in magazzino: tante feste in meno tante macchine invendute ma prodotte in più). Comunque buone vacanze, noi torniamo il 7 settembre (il 6 quest’anno il cartaceo, MA IL BLOG NON VA' IN VACANZA!) per continuare a raccontarvi quel che succede sperando sia meglio di quel che è successo.

Fulvio Scova
Editoriale del 20 luglio 2012

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