Caro Fulvio, qui al giornale è una faticaccia. Sei partito
per un "nuovo viaggio" e ci hai lasciati soli! Sono stanco, svuotato, non so
proprio cosa scrivere per augurare “buone vacanze” ai nostri lettori.
Sai, di
questi tempi…
Beh, in fondo l’anno scorso non era molto diversa la
“solfa”. Ciò che scrivevi 12 mesi fa, a ben vedere, è più attuale che mai (non
ti offendere, aggiornerò tra parentesi ciò che è cambiato…in peggio)
Grazie
Andrea Demarchi
“Non è facile
quest’anno augurare buone vacanze, anzi è perfino imbarazzante.
Come ci racconta
l’Istat nel nostro Paese 11 milioni di italiani sono in stato di povertà (tre
dei quali povertà assoluta – Eh no caro Fulvio,
ora siamo arrivati alla metà in povertà assoluta), loro non andranno in vacanza.
Il 66% in qualche modo
ci andrà (13% in meno dello scorso anno – anche
qui devo aggiornarti: ora il 50% resterà a casa) e anche per quelli che lo faranno saranno per molti più brevi e più modeste, molto simili
alla foto che mettiamo in questa pagina: un panino sugli scalini di qualche
monumento per chi ancora le vacanze le ama “intelligenti”...
Per molti saranno un
po’ rimediate a casa di amici e parenti. Qualcuno dovrà fare un salto
all’indietro e passare dallo yacht alla gondola lariana (ed evocare così Lucia
l’eroina manzoniana. Può aiutare a dimenticare la Minetti, potrebbe essere
terapeutica la barca lacustre).
Intanto si parla di
sopprimere le feste per produrre di più (sapessi
quante altre se ne inventano ogni giorno, sarebbe uno spasso per te raccontare
questi ultimi mesi - per vendere
il di più a chi non si sa, comunque è una bella occasione per tipi alla
Marchionne, dopo aver battuto il record europeo di calo delle vendite potrebbe
battere quello delle macchine stoccate invendute in magazzino: tante feste in
meno tante macchine invendute ma prodotte in più). Comunque buone vacanze, noi
torniamo il 7 settembre (il 6 quest’anno il cartaceo, MA IL BLOG NON VA' IN VACANZA!) per continuare a raccontarvi quel che
succede sperando sia meglio di quel che è successo.
Fulvio Scova
Editoriale del 20 luglio
2012
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