giovedì 24 gennaio 2013

Ciao Fulvio. (da Giacomo)

Ho lavorato solo pochi anni alla redazione di Sì o No ed era ormai molto tempo che non incontravo Fulvio, eppure oggi non riesco a pensare ad altro.

All’inizio ero un po’ intimidito dalla sua figura di “saggio” della redazione, sempre circondato da una nuvola di fumo, ma presto sono stato conquistato dalla sua ironia tagliente, dai suoi racconti di ex cronista dell’Unità e dalla sua capacità di interpretare e spiegare quel mondo che io, allora giovane aspirante giornalista, avevo l’ambizione di capire e raccontare...

Ancora oggi che la mia vita ed il mio lavoro hanno preso altre strade, in una città diversa, mi capita di ripensare con affetto agli anni del Sì o No e della sua redazione di allora, di cui Fulvio era per me (e nei miei ricordi sarà sempre) il punto di riferimento, l’unico del quale aspettavo con vero interesse il giudizio sui miei articoli e le mie opinioni su quanto succedeva in quella che mi si insegnava a chiamare la “Grande Città”.

Ciao Fulvio. E grazie.

Giacomo Pettenati

1 commento:

  1. Peccato, cazzo, con quest'ultima barzelletta degli scacchi, sai le risate.

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