Il 2012 è stato il cinquantesimo anniversario della Scuola Materna Parrocchiale “Don Stefano Bianchi”, sorta nel 1962, dopo solo due anni dall’arrivo del sacerdote nella parrocchia di Buccinasco e successivamente ampliata nel 1970. Ma il 2012 non è solo un anno da celebrare, rischia infatti di essere l’anno in cui si incrinano i rapporti, fino ad ora di assoluta collaborazione, con l’Amministrazione laica della cittadina.
I fatti sono ben noti. Dapprima l’intenzione del commissario prefettizio di procedere ad una drastica riduzione dei contributi pubblici, qualcosa come 200mila euro che avrebbero determinato la chiusura definitiva della scuola e oggi la decisione dell’Amministrazione di ridurre il contributo di una cifra inferiore ma pur significativa, da 552 mila euro a 470 mila, oltre 80mila euro che hanno ripercussioni inevitabili sulle rette scolastiche.
“Significa passare da 57 euro mensili a circa 100, una cifra che non tutti possono sostenere”, ci spiegano alcuni rappresentanti del Comitato genitori scolastico che porta avanti la protesta degli utenti nei confronti della decisione (la trattativa ufficiale con l’Ente pubblico è di competenza del Consiglio di amministrazione della scuola)...
Eppure, sostengono, la funzione sociale per l’intera comunità è di fondamentale importanza poiché tutti usufruiscono e possono usufruire di questo servizio senza discriminazioni di nessun tipo. “Ci sono persone che lo scelgono anche solo per ragioni di comodità logistica, non solo perché chiedono un’educazione con un’impronta determinata di carattere religioso, è sbagliato pensare che noi vogliamo condurre una sorta di battaglia ideologica. Anzi a volte ci viene il sospetto del contrario, dato che i soldi per altre opere, per carità legittime ma frutto di una scelta comunque politica, si trovano, nonostante i tagli, la crisi, la scarsità di risorse”.
La convenzione a “cifra ridotta” approderà a breve in Consiglio comunale e ciò che il Comitato lamenta è stata la scarsa disponibilità della controparte a interloquire e confrontarsi, “una posizione rigida” sottolineano che non ha certo fatto bene al dibattito che ha avuto qualche momento di tensione proprio in aula consiliare nelle scorse settimane. “Non stiamo lottando per un privilegio – concludono i rappresentanti del Comitato ma per un diritto che non è di pochi ma un patrimonio comune, educativo e sociale”.
Questa la replica dell’Amministrazione comunale
Nonostante i pesanti tagli, mancati trasferimenti e patto di stabilità – ben 7 milioni di euro in meno di tre anni – l’Amministrazione Maiorano ha proposto alla scuola dell’infanzia paritaria “Don Stefano Bianchi” un contributo significativo, pari a 470 mila euro, da dividere in una parte fissa e una quota variabile in base al numero degli iscritti e le fasce Isee delle famiglie. Sbaglia, quindi, chi dice che questo comporterà un raddoppio delle rette per le famiglie e se dovesse accadere non sarà certamente imputabile al Comune.
Nelle prossime settimane il Consiglio comunale di Buccinasco sarà chiamato ad esaminare e approvare la nuova Convenzione per la scuola, che da mesi il sindaco Giambattista Maiorano e gli assessori Ottavio Baldassarre e Clara De Clario stanno valutando insieme al Consiglio d’amministrazione della cooperativa che gestisce la struttura. L’obiettivo è arrivare in aula con una proposta condivisa con lo stesso Consiglio d’Amministrazione, di cui per altro sono state valutate positivamente alcune richieste.
“Siamo forti anche del parere della Corte dei Conti che noi stessi avevamo richiesto – spiega il sindaco Maiorano – che ha confermato l’opportunità, per me il dovere, del contributo alla scuola paritaria, per altro da noi mai messo in discussione”.
“La stessa Corte dei Conti, citando il principio costituzionale dell’articolo 33 sulla libertà di insegnamento senza oneri per lo Stato – precisa il primo cittadino – richiama inoltre l’Amministrazione alla responsabilità nella gestione dei conti con trasparenza e ragionevolezza, oltre all’assicurazione alla parità di trattamento, con chiaro riferimento al bilancio comunale”.
E proprio in quest’ottica la Giunta Maiorano sta lavorando fin dall’inizio del suo mandato.
“Come ho già affermato in passato – prosegue il sindaco – la scelta di un’Amministrazione non può che essere quella di muoversi con equità. E l’equità è anche quella di richiamare le famiglie degli utenti ad una corretta condivisione e partecipazione ai costi nella gestione della paritaria come succede in tutta Italia”.
“Ci auguriamo – conclude il sindaco – che sia le famiglie che il Consiglio d’Amministrazione condividano la nostra proposta, rinunciando anche al ricorso presentato lo scorso anno dopo la firma della convenzione con il Commissario prefettizio. Non arriviamo allo scontro ideologico, non abbiamo mai messo in discussione il contributo economico né l’importanza della scuola di Romano Banco, ma non possiamo penalizzare tutti gli altri cittadini aumentando le tasse o diminuendo i servizi”.
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