Riceviamo e pubblichiamo
Onestà, coerenza, rispetto
Il circolo PD di Cesano Boscone, pur comprendendo la scelta di Bruna Brembilla che ha ritirato la sua candidatura al Parlamento, esprime profondo rammarico per la campagna diffamatoria che ha coinvolto anche il partito.
La scellerata decisione di dare in pasto alla stampa delle vicende che risalgono a quattro anni fa e ritenute insussistenti dalla stessa magistratura dimostra solo la volontà di alcuni esponenti del PD milanese, che non conoscono né la storia di Cesano Boscone né quella di Bruna Brembilla, di fare allusioni e accuse infamanti che nulla hanno a che fare con le legalità e l'onesta, anche intellettuale...
Non solo i magistrati hanno archiviato qualsiasi presunto coinvolgimento di Bruna Brembilla in indagini riguardanti la criminalità organizzata, concludendo che nessun fatto ha in alcun modo avallato le ipotesi accusatorie della procura milanese, perché del tutto infondato. Ma anche lo stesso collegio dei probiviri del PD provinciale ha ritenuto che alcun comportamento di Bruna Brembilla ha violato i principi del codice etico del partito stesso, archiviando una vicenda avviata da chi non conosce la serietà, l'onestà, la coerenza e il rispetto per la legalità che ha sempre caratterizzato anche il nostro circolo.
Alludere, in modo del tutto infondato, che vi sia stata un'ipotesi di collusione tra l'esponente del nostro partito e la 'ndrangheta soffermandosi a un'analisi superficiale dei fatti, dimostra ancora una volta che qualcuno, al di fuori del nostro territorio, intende denigrare il lavoro di tante persone oneste che da sempre svolgono all'interno del PD un ruolo attivo nell'interesse della propria collettività.
Le collusioni tra politica e 'ndrangheta vanno ricercate altrove, laddove i magistrati hanno dimostrato con fatti accertati e documentati, procedendo con informazioni di garanzia o con rinvii a giudizio e arresti, l'esistenza di questo connubio.
MAI il nostro partito è sceso a compromessi con la criminalità organizzata. E la decisione di attaccare Bruna Brembilla su vicende inesistenti è un chiaro tentativo di denigrare e mettere in dubbio l'onestà di ciascuno di noi.
Quindi respingiamo al mittente le accuse che ci sono state rivolte e sosteniamo Bruna Brembilla, invitando a leggere con attenzione le sue parole nella lettera aperta che alleghiamo.
Circolo del Partito Democratico
“Piero Calamandrei”
Cesano Boscone
(e i milleottocentonovantatre elettori di Bruna alle primarie)
La lettera aperta di Bruna Brembilla
Carissimi e carissime,
amici e amiche, compagni e compagne, elettori e elettrici, diverse relazioni, tanti nomi, tante persone i cui volti mi tornano alla mente.
Mi rivolgo a ognuna di quelle 1893 persone, che alle primarie parlamentari hanno votato per me, hanno scritto il mio nome come segno di stima e di fiducia e alle amiche e agli amici che mi hanno aiutata a raccogliere le firme e a fare campagna elettorale, in giorni di vacanza. Persone che hanno riconosciuto nella mia storia la buona politica, l’impegno disinteressato e la competenza. Persone che hanno creduto alle primarie come partecipazione, come possibilità di scegliere i propri candidati. Un risultato lusinghiero che mi ha posto nella condizione di possibile eleggibilità al Parlamento: nonostante questa prospettiva ho deciso di ritirare la mia candidatura nella lista del Partito democratico.
È stata una scelta difficile e sofferta,una grande rinuncia: mi avete chiesto di rappresentarvi e non mi sono arresa, ho fatto una scelta di responsabilità.
Ho pensato di togliere me stessa e il Pd da un esposizione mediatica negativa a causa di continui e strumentali richiami e allusioni a una vicenda giudiziaria aperta con una denuncia anonima e chiusa con un’archiviazione per insussistenza dei fatti, in fase istruttoria, più di quattro anni fa. Una campagna infondata ma diffamatoria, alimentata colpevolmente anche da alcuni esponenti del Pd Milanese, Majorino, Gentili e Dalla Chiesa, sprezzanti dell’esito delle primarie e delle decisioni degli organi di direzione provinciale e regionale, incuranti del danno morale e politico provocato alla mia persona e al Pd.
Sono una donna iscritta da più di trent’anni al Partito, credo da sempre che gli interessi generali debbano prevalere su quelli individuali, non mi sono mai battuta “per un posto” o per il potere, mi sono sempre impegnata in un progetto collettivo di trasformazione del nostro Paese in una società più giusta e più solidale, una società dei diritti e delle opportunità, attenta a proteggere i più deboli e i beni comuni come il territorio e l’acqua. Quindi per quella che sono, per la mia storia personale e politica, la scelta della rinuncia alla candidatura è diventata inevitabile.
Continuo comunque la mia battaglia personale e politica: non mi stancherò mai di ribadire la mia totale estraneità a una qualsivoglia relazione o rapporto con appartenenti ad associazioni malavitose e difenderò in ogni luogo e in ogni modo la mia onorabilità e la mia integrità morale.
Lavoriamo insieme affinché la battaglia politica si faccia con le idee e i progetti, e non con strategie di diffamazione e calunnia, incuranti degli effetti dolorosi sulla vita delle persone.
9 gennaio 2013
Con affetto Bruna Brembilla
IL COMMENTO - Quasi d’accordo su tutto
Sono “quasi” d’accordo su tutto quanto scrivono sia il PD cesanese sia Bruna Brembilla. Perché quasi? Perché l’intervento del PD cesanese arriva clamorosamente fuori tempo e a giochi fatti. Si è rinunciato ad una battaglia di “resistenza” che in realtà non avrebbe danneggiato il PD perché chiarezza e verità non danneggiano mai, complicano la vita, ma non danneggiano. A medio e lungo termine la campagna dei signori Majorino, Gentili e Dalla Chiesa determinerà ben più seri danni, in primo luogo alla credibilità sulla gestione interna della democrazia del PD e in aggiunta alla credibilità delle primarie.
E questo vale a mio parere, qui c’è l’altro quasi, anche per la decisione di Bruna Brembilla di fare un passo indietro, il che è comunque la migliore prova della sua integrità politica e del senso nobile della sua militanza. Il desiderio di risparmiare al partito di appartenenza le ripercussioni di una campagna diffamatoria e pilotata è comprensibile, ma anche in questo caso temo che i danni provocati dai sopracitati dirigenti saranno superiori. Perché 1893 elettori sono tanti, ognuno di loro ha rapporti e relazioni e dubito che saranno rimasti lusingati dalla decisione che gli organi centrali e locali del PD hanno assunto e che li fa sentire in qualche modo “conniventi” con una persona giudicata, senza prova alcuna ma in compenso con tante prove di segno contrario, “impresentabile”.
Mi permetto questi rilievi perché sono tra i firmatari del comunicato del PD cesanese, essendo uno dei 1893 che le hanno dato la preferenza.
Fulvio Scova
Scusate, ma Bruna Brembilla come si difende nel merito delle accuse che le vengono mosse?
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