“La partecipazione in termini di numeri non è mai troppa né sufficiente in iniziative con questi contenuti, bisogna pretendere sempre di più, bisogna coinvolgere sempre più persone”. Questo il commento di Rosa Palone, del presidio di Libera del sud ovest milanese “Angelo Vassallo” e organizzatrice della “Biciclettata tra gli immobili confiscati alle mafie” di domenica 25 settembre...
In realtà la partecipazione è stata molto alta, semplici cittadini, rappresentanti di partiti e Amministrazioni, come la vice sindaca di Corsico Leodilla Zibardi, l’assessore all’Ambiente di Cesano Aldo Guastafierro e il sindaco di Trezzano Giorgio Tomasino. Tanti soprattutto i giovani che non hanno voluto mancare ad una iniziativa importante soprattutto dal punto di vista simbolico.
Partiti da Assago, i ciclisti hanno attraversato i comuni della Grande Città – anche Buccinasco, Corsico, Cesano e Trezzano – formando una carovana colorata che ha scelto come tappe alcuni luoghi un tempo appartenuti a famiglie legate a mafia e ‘ndrangheta. Case, bar, parcheggi sequestrati alla criminalità organizzata, oggi sedi di associazioni e spazi pubblici.
Apparteneva alla famiglia Papalia la villa di piazza Giovanni XXIII ad Assago, oggi sede di Caritas e Protezione Civile, mentre a Buccinasco è divenuta la sede della Croce Rossa quello che un tempo era la casa di Antonio Papalia e Rosa Sergi. C’è una targa intitolata a Felicia Impastato, mamma di Peppino, ucciso dalla mafia nel 1978, fuori dalla sede corsichese di Auser e Pro Loco, in passato bar della ‘ndrangheta. Mentre è diventato un parcheggio pubblico la tappa cesanese della carovana.
Infine dove un tempo c’era un deposito della famiglia Ciulla, a Trezzano oggi sorge la Casa delle Associazioni.
“Siamo comunque molto contenti”, ha concluso la rappresentante di Libera, “è stato un ottimo punto di partenza per un percorso che continuerà all'insegna dello studio e dell'approfondimento all'interno del gruppo e del coinvolgimento dei cittadini e delle istituzioni locali con iniziative pubbliche”.
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