lunedì 19 settembre 2011

ASSAGO - La minimaggioranza di Musella vota la nuova farmacia


Dopo l’abbandono di tre consiglieri la Giunta è in permanente equilibrio precario. La riconversione del vicesindaco Settili

Non è piaciuta per nulla alle opposizioni la decisione della traballante Giunta Musella di aprire una nuova farmacia comunale all’interno del Centro Commerciale Carrefour... 

Il socio privato che si farà carico dell’acquisto del 49% della società, verserà una tantum 778 mila euro al comune (destinati a tappare almeno un pochino la voragine del patto di stabilità che ammonta a qualcosa come 6milioni e 800 mila euro) mentre nelle casse comunali entreranno 58mila euro l’anno. Ma non è solo in merito alle cifre che arriva la contestazione dai banchi dell’opposizione che avrebbero preferito una collocazione più centrale soprattutto in favore degli utenti più anziani e che intravede nella nuova struttura anche la possibilità di assegnare nuove cariche amministrative e relative prebende. 

Da parte sua il sindaco ribatte che l’apertura di uno sportello farmaceutico in via Matteotti sopperirà ai disagi della collocazione prescelta (ma a questo punto ci si chiede perché mai si dovrebbero lasciare in via Matteotti le ricette per poi ritirare i farmaci il giorno dopo, tanto varrebbe infatti avvalersi della attuale struttura) e in più che la nuova sede resterà aperta 24 ore su 24 (ma di tutto questo non c’è traccia nel piano operativo della nuova farmacia). 

Per le opposizioni la farmacia non servirà quindi né alle casse comunali, né renderà un servizio utile ai cittadini, mentre in compenso potrà sistemare qualche amministratore. Il Consiglio comunale ha dato comunque la sua approvazione con 9 voti a favore contro 8. Una maggioranza risicata ed esposta a qualsiasi incidente “numerico” data la sua ristrettissima consistenza dopo l’abbandono (in polemica anche con l’assessore “per tutte le stagioni” Pagliuca) nelle scorse settimane dei tre consiglieri Ivo Simone, Flavio Vettorel e Giuseppe Mannarino, che hanno dato vita al gruppo misto. 

Tre consiglieri che avrebbero dovuto essere cinque  in prima battuta (il che avrebbe decretato la fine dell’amministrazione di Graziano Musella) se non ci fossero stati ripensamenti dell’ultimo momento. Tra i due riconvertiti a quanto pare c’era anche l’attuale vicesindaco Settili, tornato poi appunto sui suoi passi. La vicenda ha avuto echi anche nel corso del Consiglio comunale con una vivace polemica dei tre veri fuorusciti che hanno appunto ricordato di essere stati originariamente cinque.

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