La pausa estiva non è servita a placare le tensioni all’interno del Partito democratico cesanese che ora perde il suo coordinatore. Senza attendere la scadenza del suo mandato si è dimesso Giuseppe Gallo, forse più stimato dai partiti di sinistra (fuori dal Consiglio) che all’interno del proprio circolo.
Ma che ci sia qualcosa in più si intuisce anche dal testo della lettera. “Tanti”, secondo l’ex coordinatore, i “nodi irrisolti della nostra amministrazione”, così come le “croniche difficoltà economiche, gli interventi di urbanizzazione usati come strumento per far cassa, il mancato o modesto taglio degli sprechi, l’incomprensibile conservazione di un ente superfluo come la Patrimoniale, il degrado della piscina ormai ridotta alle condizioni di uno stagno e, oggi, l’incipiente degrado anche dell’edificio di via Trento che avrebbe dovuto ospitare il centro giovani senza tuttavia averne le caratteristiche architettoniche adeguate.”
E d’altra parte, secondo Gallo “l’amministrazione cesanese sconta un’impasse da cui non riesce a uscire. E questo pesa fortemente sulla capacità d’iniziativa del partito di maggioranza, mettendolo spesso in imbarazzo di fronte agli elettori”.
Meglio allora, suggerisce Gallo, puntare sui giovani (“tante energie nuove che alla politica si avvicinano con un pragmatismo disinteressato e uno spirito autenticamente progressista”) per “liberare il Pd dai suoi troppi dinosauri”. Perché “solo un grosso rinnovamento della classe dirigente cesanese – unito a una decisa discontinuità dei modi della conduzione politica – può consentirci di vincere le prossime elezioni amministrative”.
“Per quel che mi riguarda”, conclude Gallo, “continuerò ad aiutare questi giovani. E credo di poterlo fare con più efficacia dall’esterno, attraverso il mondo associativo”.
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