mercoledì 21 settembre 2011

BUCCINASCO - Da Mills al Corriere, è un Cereda di lotta

Sul caso Mills “solidale” con il premier sotto accusa
"Sono stato tre mesi in carcere da innocente e voglio fare di tutto affinchè quello che è successo a me non possa succedere ad altri"

Tre mesi di custodia cautelare non sembra abbiano minimamente scalfito lo spirito combattivo dell'ex sindaco di Buccinasco, Loris Cereda, che dalla vicenda sembra aver tratto più adrenalina di quella che si riceve da un lancio con un paracadute malfunzionante... 

Da qui la sua decisione di portare solidarietà al premier Berlusconi direttamente in Tribunale a Milano “per opporsi alla custodia cautelare che rovina la vita alle persone”, anche se per l'occasione di imputati sotto chiave nella vicenda Mills non vi è traccia. E pur di rimarcare la sua presa di posizione Cereda non è andato troppo per il sottile nemmeno riguardo alla compagnia, trovandosi al fianco di quel Roberto Lassini che definì brigatista buona parte della magistratura e che riuscì così ad assestare un altro duro colpo all'elettorato moderato di Letizia Moratti che già ci aveva pensato di par suo dando del ladro d'auto a Giuliano Pisapia. 

Insomma una sorta di “cupio dissolvi” e di deriva estremista di cui buona parte del centrodestra sembra essere affetta da qualche tempo. Presente all'udienza anche Tiziana Maiolo, il che tutto fa men che notizia, stante che la Maiolo può a buon diritto ritenersi una socia fondatrice della compagnia di giro antimagistrati, per cui la sua presenza si può definire d'obbligo in simili occasioni.

Ma anche il Corriere della Sera è finito nel mirino di Cereda che, dopo un servizio da lui definito parziale sulla sua vicenda, ha preso carta e penna per replicare all'autore del pezzo. Ecco cosa scrive l'ex sindaco:

Gentile Signor Guastella,

“..... alcune precisazioni circa l'articolo da lei pubblicato in data 20 settembre sul Corriere della Sera che analizza in modo assolutamente parziale la vicenda che mi ha coinvolto.

Partiamo dalla fine; a chi mi ha chiesto perchè fossi lì (all'udienza Mills, ndr) ho rilasciato una dichiarazione tutt'altro che criptica, diventa criptica perchè è da lei riportata in modo parziale, io ho detto: "Sono stato tre mesi in carcere da innocente e voglio fare di tutto affinchè quello che è successo a me non possa succedere ad altri", il che significa impegnarmi a viso aperto sul tema di una giustizia Giusta.

La circostanza dei 25.000 Euro (che secondo altre fonti sarebbero 20, o 22 o 24, chi lo sà) è venuta fuori successivamente dall'interrogatorio di un mio co-imputato (rilasciato subito dopo). Una circostanza così stravagante che lo stesso PM durante l'interrogatorio l'ha definita poco verosimile, infatti, a differenza di quanto lei afferma, ("avrebbe preso 25.000 euro per favorire un'impresa"), lo stesso co-imputato riferisce di avermi dato questi soldi nel Marzo del 2010, cioè 7 mesi dopo che la sua azienda ha ottenuto non un appalto (come da lei scritto) ma un sub-appalto, quindi nulla dal Comune che amministravo bensì da un'azienda terza.

Ora la mia impressione è che lei sia quasi infastidito che una persona che è stata 3 mesi in carcere abbia il coraggio di girare a testa alta e di presentarsi in un'aula di tribunale, come se la mia condanna fosse stata già scritta. Io giro a testa alta perchè sono sereno e convinto di avere sempre operato nell'interesse della comunità che amministravo e lo faccio con coraggio perchè ritengo che questo paese non possa e non debba trasformarsi in uno stato di polizia. Non le auguro di passare quello che ho passato io, mi auguro invece che lei un giorno riuscirà a capire che anche grazie al mio piccolo sacrificio i suoi e i miei figli avranno evitato di vedere svanire quella libertà per cui mio padre ha combattuto”. 

Insomma, tramontato “il Cereda di governo” per i noti motivi, è sbocciato un “Cereda di lotta”.


1 commento:

  1. spero che al più presto sostituisca la lotta e le sue esternazioni con un dignitoso e rispettoso silenzio... gli converrebbe.

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