Riceviamo e pubblichiamo - Con un lungo documento inviato nei giorni scorsi al Prefetto di Milano Camillo Andreana l’Unione dei Comitati di Quartiere ha da prima ricostruito i fatti che da anni caratterizzano l’attività amministrativa locale ed infine ha messo in luce che l’unico modo per uscire dalla grave e vergognosa situazione politico-amministrativa trezzanese non ci sono altre vie d’uscita se non quella di un lungo commissariamento...
Le due pagine del documento si aprono mettendo in evidenza che “I cittadini ormai non ne possono più di una gestione della cosa pubblica che negli ultimi trent’anni ha avuto la media di un rinnovo ogni trenta mesi, che negli ultimi diciannove anni ha dovuto ricorrere al Commissario Prefettizio ben quattro volte e che da anni sta causando parecchi arresti di assessori, ex sindaci, consiglieri e funzionari comunali”.
Il terremoto politico ha posto e pone, sottolinea la lettera, la nostra cittadina tra le peggiori dell’intera nazione sia sotto il profilo dell’immagine, sia per quanto concerne la corruzione, le crisi di giunta, i commissariamenti, i rapporti con gli imprenditori e la mancanza di atti deliberativi a favore della collettività.
Tra i molti esempi citati l’Unione pone quindi l’accento su due fatti: il primo, “Che dal 1981, nonostante i molti soldi entrati nelle casse comunali attraverso le lottizzazioni, non vengono costruite nè scuole nè strutture pubbliche”; il secondo, “Che dal lontano 1979 non è stato fatto nulla per togliere il traffico di transito e di conseguenza l’inquinamento dal centro cittadino ignorando persino sia i possibili finanziamenti provenienti dalla Comunità Europea, sia le disponibilità di Regione e Provincia”.
Insomma, viene poi precisato nel documento a Trezzano “Ci si trova di fronte all’incredibile situazione che se da una parte viene prestata particolare attenzione ai piani urbanistici e al rilascio di licenze per l’edificazione di centinaia di appartamenti pur in presenza di una moltitudine di locali vuoti, dall’altra, il sindaco e i politici, non solo hanno trascurato le reali esigenze dei cittadini e non hanno fatto praticamente nulla per rendere il comune più vivibile, ma in spregio alle più elementari leggi costituzionali da oltre quattro anni stanno precludendo persino la richiesta popolare di un referendum”.
Il documento si conclude sottolineando che “ci sono politici che in qualità di consiglieri, assessori, vice sindaci o sindaci vivono all’interno dell’istituzione di questo comune da quasi trent’anni” una anomala realtà che, unita ai molteplici altri mali che hanno intaccato la politica, ha contribuito a provocare l’altissima media delle crisi di Giunta e a porre Trezzano tra i peggiori comuni dell’intera nazione.
“Ed è per questi motivi, è la conclusione del documento, che ci siamo rivolti a Lei Signor Prefetto per chiederle di nominare un Commissario che regga la pubblica amministrazione per un intero mandato.
Cinque anni di corretta gestione della cosa pubblica che consentirebbero a Trezzano di tornare ad essere quello che gli abitanti auspicano dal profondo del loro cuore: un comune normale, un comune come tutti gli altri, un comune dove gli amministratori pubblici si mettano al servizio della collettività, un comune più vivibile e possibilmente meno inquinato”.
Nessun commento:
Posta un commento