sabato 4 maggio 2013
CESANO BOSCONE - Bambina rifiutata a scuola perchè disabile: è polemica
Si apre la polemica nella scuola Elementare Gobetti di Cesano Boscone, dove una mamma e un papà si sono visti rifiutare l’iscrizione della propria figlia, Evelin, affetta sin dalla nascita da diplegia spastica. Le motivazioni di tale rifiuto da parte del dirigente scolastico sono da ritrovare nella presenza di barriere architettoniche all’interno dell’impianto scolastico, che non permetterebbe l’adeguato sostegno alla bambina durante i suoi spostamenti nell’istituto...
Una scelta che ha fatto letteralmente infuriare sia i genitori di Evelin, sia innumerevoli altri genitori delle scuole della zona. Una zona già difficile di per sé, quella di Quartiere Tessera, che ora diviene protagonista di questo nuovo episodio spiacevole.
Ciò che ha colpito l’attenzione in maniera ancor più particolare è il fatto che in un primo momento, da quanto riporta la madre di Evelin, il dirigente scolastico della scuola Gobetti aveva dato il benestare all’iscrizione della bambina, salvo poi ritrattare in un secondo momento e respingere la richiesta dei genitori. Una scelta, questa, ancora tutt’oggi priva di spiegazioni ufficiali.
Per protesta a sostegno dei genitori di Evelin, molti genitori di bambini neo-iscritti alla scuola Gobetti si sono uniti, promettendo che nemmeno i loro figli andranno in quella scuola elementare se ad Evelin non sarà permesso frequentarla.
All’interno di una situazione parecchio complicata e spiacevole, possiamo dunque scorgere una “buona notizia”: ovvero la volontà da parte dei genitori di fare quadrato attorno alla famiglia con tante dimostrazioni di vicinanza e di affetto che si sono susseguite in questi e nei giorni scorsi. Insomma, un piccolo raggio di sole all’interno di questa tempesta, uno spiraglio che va sottolineato e non dato per scontato.
Ancor di più se consideriamo che le notizie che solitamente ci si affretta a raccontare sono contro corrente rispetto a questa: quante volte, su internet, nei giornali e nelle televisioni sentiamo parlare di bambini disabili maltrattati dai compagni o dagli insegnanti ed isolati da quella che è anche la loro società?
L’ultimo caso, agghiacciante è stato quello di Barbariano (Vicenza), dove una ventina di giorni fa sono state arrestate un’insegnante di sostegno ed un’operatrice socio-assistenziale di una scuola per maltrattamenti ai danni di un povero ragazzino autistico di 14 anni. Maltrattamenti avvenuti nel silenzio per mesi e mesi.
Stavolta, però, di indifferenza non si può fortunatamente parlare. I genitori, non solo quelli della bambina coinvolta nel fatto, si sono esposti e hanno urlato ad alta voce per far presente un problema che dovrà essere doverosamente risolto. La palla, ora, passa all’amministrazione: il sindaco Vincenzo D’Avanzo ha già promesso che manterrà un ruolo di primo piano per mettere a contatto le due parti coinvolte. Con la speranza che Evelin, almeno da questo momento in poi, venga trattata per ciò che realmente è: una bambina come tutte le altre.
Davide Mamone
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