Sarà davanti ai consiglieri comunali che il sindaco Giorgio Tomasino spiegherà nel dettaglio le ragioni per le quali ha deciso di dimettersi, nominando una Giunta tecnica con la quale assumere, entro i prossimi venti giorni, alcuni provvedimenti fondamentali per non fermare la macchina comunale. Lunedì 27 maggio, il primo cittadino ha scritto una lettera al presidente del Consiglio chiedendo la convocazione dell'Assemblea.
“Le motivazioni, per quanto possano essere legate agli effetti delle indagini di recente rese note al pubblico – scrive Giorgio Tomasino – col grave allarme che ciò determina e l'umiliazione dell'Amministrazione comunale e del suo sindaco, vanno tuttavia connesse anche al venire meno della maggioranza di governo, oltre che al richiedere una valutazione collegiale da parte del Consiglio nella sua interezza. Per questo ritengo che procedere senza indugio sia nell'interesse della comunità locale e per il suo bene”.
Un impegno che il sindaco si è assunto già all'indomani delle ordinanze di custodia cautelare che hanno portato in carcere due assessori e due funzionari. Lasciare subito avrebbe portato l'Amministrazione e quindi la città a un periodo di vuoto, inaccettabile in un momento dell'anno (che coincide con l'approvazione del bilancio di previsione) così delicato per un ente locale. Per questo, prima di assumere qualsiasi decisione, il sindaco si è rivolto al Prefetto di Milano, condividendo un percorso non traumatico per la comunità trezzanese...
Le dimissioni, secondo quanto disposto dall’art. 53 del Testo unico per gli enti locali, saranno efficaci decorso il termine di venti giorni dal giorno in cui vengono presentate, cioè da lunedì 27 maggio.
Il sindaco ha scritto anche a tutto il personale comunale, precisando che la nomina di una Giunta permetterà di “adottare alcuni provvedimenti urgenti ed essenziali affinché l’Amministrazione non si paralizzi e nello stesso tempo possiate proseguire nel vostro ruolo con tutta la serenità necessaria”. Fino al momento del commissariamento da parte della prefettura milanese. L'approvazione dello schema di bilancio consentirà di procedere con il Peg (Piano economico di gestione) provvisorio, lo strumento che concretamente consente agli uffici comunali di impegnare le risorse necessarie a garantire i servizi alla cittadinanza.
Nelle prossime ore verranno ufficializzati i nomi dei tre assessori, “che sono espressione della società civile”, della nuova Giunta di emergenza.
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