venerdì 23 novembre 2012

CORSICO - La corruzione si può combattere anche così

Riceviamo e pubblichiamo - In Italia la corruzione incide per 60 miliardi l'anno: senza questo fenomeno si potrebbero diminuire le tasse della stessa entità, con un conseguente aumento dei consumi che avvantaggerebbe tutti. Inoltre senza corruzione diminuirebbero del 40% i costi per opere pubbliche ed aumenterebbero del 16% gli investimenti, con più crescita e una diminuzione del debito pubblico, evitando misure “lacrime e sangue”. Per questo è importante tenere alta la guardia e diffondere una cultura della legalità che renda disdicevole e moralmente deplorevole corrompere ed essere corrotto... 

Perciò mi sento di ringraziare sentitamente tutti coloro che dedicano la propria esistenza affinché prevalga questa mentalità: dal procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, a giornalisti come Roberto Saviano e Piero Colaprico, politici come Rosario Crocetta fino a scrittori come Nando dalla Chiesa… Oltre a ciò, si può ostacolare la corruzione aumentando la trasparenza degli atti amministrativi e la partecipazione, consentendo ai cittadini di controllare costantemente chi prende le decisioni che riguardano la collettività, riducendone la discrezionalità. A livello comunale, ecco dieci strumenti che è bene mettere in campo per prevenire la corruzione:
  1. adottare il protocollo per la legalità del Comune di Merlino, per prevenire e sanzionare la corruzione nel settore degli appalti;
  2. stilare una whitelist di condizioni che le ditte appaltatrici devono rispettare per concorrere ad una gara d'appalto (consegnando al Comune l'ultimo bilancio approvato, l'organigramma aziendale, il casellario giudiziario dei soci, l'elenco dei subappaltatori e dei fornitori di cui si avvale...);
  3. aderire alla stazione unica appaltante, se è dotata di tecnologie e professionalità all'avanguardia;
  4. adottare una procedura, chiamata "whistleblowing", che permette ai dipendenti comunali di segnalare un illecito vero o potenziale, garantendo loro l'anonimato per evitare possibili ritorsioni, almeno fino all'accertamento di un'eventuale calunnia;
  5. pubblicare sul sito internet del Comune l'elenco di tutti i consulenti, i collaboratori, gli appalti e i subappalti;
  6. favorire la diffusione sui mezzi di comunicazione di tutte le informazioni non riservate;
  7. organizzare iniziative per migliorare la conoscenza della burocrazia comunale, perché l'amministrazione instauri un rapporto di fiducia e collaborazione con i cittadini, anche consultandoli nelle decisioni più importanti;
  8. rendicontare con regolarità la propria attività;
  9. adottare il bilancio trasparente, un documento semplice e sintetico che illustra le risorse disponibili in ogni settore, per permettere ai cittadini di capire se le scelte intraprese sono legate alla volontà degli amministratori oppure alle imposizioni dovute al patto di stabilità o al taglio dei trasferimenti da parte del governo;
  10. vincolare le nomine nelle società partecipate ad un bando di valutazione comparativa dei candidati, sulla base delle competenze richieste dal settore in cui opera.

Luigi Salerno
Consigliere comunale PD presso il Comune di Corsico

1 commento:

  1. Argomento serio e complicato questo trattato dal Consigliere Salerno.
    Da quello che leggo e capisco mi sembra questa la strada giusta. Dopo polemiche e incompresnsioni sulle varie interpretazioni del libro di NandodallaChiesa, credo che sia giunto il momento dei fatti concreti.
    Indipendentemente dal colore delle casacche di appertenenza,si deve riconoscere questa problematica come una priorità basilare.
    Dovrebbe essere un obiettivo unitario uniformare i comportamenti, le procedure e i
    protocolli per rafforzare la legalità nei nostri Comuni. Facciamolo, se non ora quando ?
    Roberto Silvestrini.

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