mercoledì 7 novembre 2012

CORSICO - Finalmente in Consiglio la questione della Farmacia comunale

Nella serata di ieri, martedì 5, è stato convocato un Consiglio Comunale straordinario per fare chiarezza sulla questione ‘Farmacie Corsichesi Spa’, a seguito dello scandalo avvenuto nei mesi scorsi. Finalmente, dopo mesi in cui la Giunta ha dovuto fare da tramite delle azioni che il C.d.A della società stava intraprendendo, il Consiglio Comunale ha ricevuto dai diretti interessati un sunto di quanto accaduto. Un sunto molto tecnico, molto numerico, ma che ha saputo chiarire parte delle opacità...
 
Il Presidente del C.d.A Walter Ceccarelli e il revisore Ottavio Baldassarre (anche Assessore al Bilancio a Buccinasco) hanno orientato tutte le responsabilià verso l’ex Direttore Generale Carmelo Famà. Le opposizioni, invece, hanno fatto domande per capire, riprendendo le parole del Capogruppo Pdl Valastro, “se questo Direttore aveva i poteri di Superman facendo tutto da solo o se magari c’è stata della superficialità anche da altre parti”. 

Riassumiamo velocemente i fatti. Carmelo Famà, Direttore Generale di Farmacie Spa fino alle dimissioni rassegnate il 16 aprile scorso, ha presentato fatture false al Comune per oltre 190.000 euro alla fine dell’anno 2011. Gianfranco Bona, ex Presidente di Farmaceutiche Srl, deve a Farmacie Spa e, indirettamente, al Comune 114.000 euro circa. Quest’ultima cifra è la parte rimanente del debito di euro 409.000 che Bona aveva con l’amico Famà e che quest’ultimo avrebbe nascosto al C.d.A e alle altre parti della società. 

Politicamente, una spina nel fianco per la Giunta Ferrucci, che si è sentita certamente tradita da una persona della quale si fidava ciecamente (Famà era nella società dal 1979) e messa in discussione per il rifiuto alla creazione della Commissione d’indagine richiesta a gran voce dalle opposizioni durante l’ultimo Consiglio Comunale. Economicamente un danno da oltre 300.000 euro, che specialmente in un periodo di crisi come il nostro pesa come un macigno. 

E ora, come si recuperano questi soldi? La domanda è quasi unanime e Baldassare ha spiegato che la società ha deciso di portare avanti tre cause differenti: una a Famà, una a Bona e una alla società Unico, il grossista che lo scorso marzo chiese a Farmacie Spa 247.000 euro per della merce che però non è mai giunta. 
Un primo chiarimento lo potremo avere il 14 novembre, quando il Tribunale del Lavoro si esprimerà sulla prima di queste tre cause e si chiarirà definitivamente come torneranno nelle casse di Corsico i primi 190.000 euro (s)perduti. 

Dunque, dopo la serata di ieri dovrebbe acquietarsi il dubbio che lecitamente si è insinuato nelle opposizioni durante gli ultimi mesi. Specie in un Paese come il nostro, dove la cultura del sospetto è nutrita giorno dopo giorno dalla nostra classe dirigente e politica, pensare che l’ex Direttore potesse aver collaborato con altri per nascondere il tutto è comprensibile.  
Ceccarelli e Baldassarre, però, ieri si sono fatti trovare pronti nel presentare con lucidità e chiarezza i passi che hanno compiuto e la puntualità delle proprie azioni.

Davide Mamone

2 commenti:

  1. Solo un paio di precisazioni all'articolo che ho trovato comunque pertinente.
    La prima, doverosa, è di rettifica alla frase : "ha presentato fatture false al Comune per oltre 190.000 euro".
    Correttamente invece: "il Famà per conto della società (omissis) ha emesso fatture false a terzi alla fine del dicembre 2011".
    La seconda precisazione è più per vanità ed orgoglio professionale.
    Sono dottore commercialista ed esercito la professione dal 1980, prima che Assessore al Bilancio a Buccinasco, come leggo in parentesi.
    La professione certamente meglio mi identifica rispetto alla funzione assessorile che pure svolgo con passione e dedizione spinto da profondo senso civico.

    Ringrazio e saluto cordialmente.

    Ottavio Baldassarre

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  2. Rispondo sulla prima precisazione perchè è quella che contiene l'imprecisione.
    Le spiego. Ho voluto semplificare per far capire meglio la situazione. Ci sono già tanti nomi, numeri e fatti che possono mettere in confusione il lettore che si ritrova davanti a questa 'storia' per la prima volta. Per questo ho cercato di non articolare troppo nel riassumere ciò che è accaduto.

    Certo, in questo caso, la semplificazione è diventata superficialità. Grazie per la segnalazione.

    Cordiali saluti
    Davide Mamone

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