Si fa sempre più intricato lo scenario lombardo in vista delle prossime consultazioni regionali (non più a febbraio ma a marzo, almeno così sembrerebbe). Ed è uno scenario intricato su entrambi i fronti del centrodestra e del centrosinistra. Da una parte la Lega Nord non pare voler fare alcun passo indietro sulla candidatura di Roberto Maroni mentre si indebolisce la candidatura di Gabriele Albertini che ha perso l’appoggio di Oscar Giannino, del suo movimento “Fermareildeclino” e di quella vasta area di opinione pubblica liberalmoderata che vi sta dietro come retroterra culturale e sociale...
Motivo principale del mancato appoggio, la scarsa determinazione di Gabriele Albertini nel prendere le distanze dal PDL e il mancato , almeno per ora, segno di discontinuità con le precedenti esperienze amministrative. L’appoggio di Roberto Formigoni all’ex sindaco di Milano in questo senso si sta rivelando più una zavorra che un vantaggio in termini di bacino elettorale. Eppure lo stesso Albertini cerca di dare prova di discontinuità minacciando ad ogni occasione di restituire la tessera pidiellina e prendendosi l’accusa dal coordinatore regionale Mantovani, di sputare nel piatto in cui ha mangiato e che lo ha portato anche a sedersi sui banchi del Parlamento europeo. Al momento nei piani del PDL c’è l’ipotesi di un tavolo di intesa con la Lega e in caso di fallimento l’ipotesi primarie, cui comunque Albertini resta contrario.
Sul fronte del centrosinistra paiono invece attenuarsi gli entusiasmi per la candidatura di Umberto Ambrosoli. Nel PD non sono piaciute a tanti le esternazioni antipartiti del candidato che fino a ieri era definito eccezionale o addirittura straordinariamente eccezionale. Non è piaciuta neppure una certa resistenza dello stesso Ambrosoli alle consultazioni primarie cui comunque ora pare essersi arreso. La polemica tra i due candidati (Albertini e Ambrosoli), che si sono scambiati battute polemiche sull’attaccamento al passato dell’ex sindaco e sulla scarsa esperienza governativa dell’avvocato assomiglia molto ad una battaglia tra due generali con al seguito eserciti non completamente schierati e parecchio titubanti.
Tutto ciò favorisce comunque all’interno del centrosinistra la crescita di simpatie e consensi intorno a Alessandra Kustermann, ginecologa alla Mangiagalli, che ha già raccolto le firme necessarie per la sua candidatura, piace parecchio all’elettorato femminile (e non solo) e potrebbe anche rivelarsi una sorpresa alla Pisapia in versione regionale.
Fulvio Scova
Avanti Savoia!
Se ne parla poco, lo si dice a denti stretti, ma la realtà non cambia: Umberto Ambrosoli è in odore di simpatie monarchiche. Monarchico lo era il padre (ma non si candidava alle elezioni), frequentazioni monarchiche le ha avute sicuramente anche il figlio Umberto, che così si chiama non casualmente. Rapporti con ambienti monarchici ce ne sono ancora al punto che Federico Pizzi, una figura di riferimento per i monarchici milanesi, ha detto chiaro e tondo che Umberto Ambrosoli potrebbe avere l’appoggio degli ambienti nostalgici di casa Savoia “perché li accomuna un legame storico”.
Ora bisogna vedere come la prende l’elettorato di centrosinistra che sa di dover allargare la sua area di consenso anche al voto moderato, ma che dopo aver digerito anche le teste coronate (se mai accadrà) comincerà a chiedersi quale possa essere l’ulteriore allargamento cui dovrà sottoporsi senza andare proprio a pezzi squartandosi.
f.s.
Scova, trovo il suo articolo vergognoso. Questo genere di disinformazione si chiama spazzatura.
RispondiEliminaSe vuole tirare la volata a Kustermann, a cui chiederei ( come suggerisce I. Berni) che ci faceva nell'associazione di donne che affiancava Letizia Moratti, lo faccia senza per questo diffamare Umberto Ambrosoli.
Vedo che un candidato che si esprime in modo netto contro il consociativismo che ha governato questa regione dà fastidio a molti del csx e quindi è da osteggiare con qualsiasi mezzo. Anche amplificando quanto riferito in articoli beceri usciti su siti del CDX come linkiesta.
Per fortuna c'è anche un altro CSX, che vuole emanciparsi dalle pratiche consociative ed è quello che ha condiviso il patto civico con Ambrosoli e ci sono molti cittadini che non si riconoscono nei partiti e che hanno insistito perché una persona perbene, fuori da qualsiasi logica di partito,si presentasse.
I monarchici fanno dichiarazioni a favore di Ambrosoli e per questo lui nutrirebbe simpatie monarchiche? E ancora " ...frequentazioni monarchiche le ha avute sicuramente anche il figlio Umberto"... Scova, ci dica quali.
" Paiono invece attenuarsi gli entusiasmi per la candidatura di Umberto Ambrosoli...crescita di simpatie e consensi intorno a Alessandra Kustermann..." il sondaggio di Repubblica dà Ambrosoli al 59% e Kustermann al 19%. Scova, se ne faccia una ragione.
Volendo, Valeria, di vergognoso qui ci sono solo i toni da “lesa maestà” che lei usa. Ma lasciamo perdere, sono abituato a questi innamoramenti politici improvvisi che sfiorano l’irrazionalità della passione travolgente. Ho già visto cose simili per l’ex prefetto Ferrante o l’imprenditore Fumagalli. Sappiamo come sia finita. Mi spiace deluderla, ma se volessi usare il giornale e il blog per tirare la volata a qualcuno lo farei (ma non lo faccio) per il professor Andrea Di Stefano che almeno conosco un po’ grazie alla sua rivista e ai suoi interventi su Radio Popolare. Quindi niente volata per la Kustermann, ma solo la presa d’atto che sta riscuotendo un certo consenso anche tra le file del PD. Dovevo nasconderlo? E’ spazzatura anche non dare informazioni, non solo dare quelle che a lei non piacciono. Se poi lei considera le primarie né più né meno che una ratifica, una consacrazione, una presa d’atto del già stabilito, temo che non abbia seguito attentamente gli ultimi avvenimenti in materia. Con questa sua logica Pisapia farebbe ancora l’avvocato a tempo pieno e Vendola prenderebbe il sole sulle spiagge salentine. Quanto alle frequentazioni monarchiche di Ambrosoli, che non ha smentito nulla dimostrandosi più coerente comunque di Albertini che fa di tutto per fingere di essere capitato nel PDL per un errore di gioventù, mi risulta che sia avvocato nello studio legale del monarchico Lodovico Isolabella, difensore a suo tempo di Vittorio Emanuele quando venne incarcerato a Potenza. Quindi qualche monarchico gli capiterà pure di frequentare qualche volta, immagino. Si tratta di una questione politica, non personale. Così come essere perbene giova alle persone e alla collettività, ma è una condizione “necessaria” non anche “sufficiente” per governare.
RispondiEliminaAllora, vediamo se ho capito: Ambrosoli sarebbe monarchico perché lavora nello studio dell'avvocato che a suo tempo difese Vittorio Emanuele. Ammetterà che la sua è una motivazione risibile, altrimenti detta da arrampicamento sui vetri, per giustificare un'affermazione falsa. La informo che nella conferenza stampa di oggi Ambrosoli si è definito un democratico legato ai valori della costituzione repubblicana. Strano modo di definirsi per un monarchico! Quanto poi alle sue conclusioni sulle ragioni che mi hanno indotto ad intervenire in questa sede, appaiono forzate, anche perché lei non mi conosce e nulla sa delle mie "infatuazioni e passioni" politiche. Non ho più l'età né per le une né per le altre, ho l'età della saggezza e sono molto esigente. Per questo non mi interessano gli schieramenti. Essere perbene, avere un programma qualificato, fare in modo che la regione investa sulle competenze e non sulle tessere è ciò che auspico. Da un resoconto giornalistico mi aspetto che non sia caricaturale e che renda conto delle proposte, che nel caso di Ambrosoli, sono fondate sulla discontinuità rispetto al regime di Formigoni-lega e alla consociazione dell'opposizione che troppo spesso lo ha assecondato. Il resto sono chiacchiere.
RispondiEliminaTra essere e frequentare c'è una differenza che alla sua età non dovrebbe sfuggire. E' inutile scrivere ed esporsi se poi si pretende di non essere criticati perchè non si ha una conoscenza personale della sua storia. Comunque basta aspettare, come si dice "il tempo è galantuomo" e farà chiarezza su tutto, discontinuità compresa.
RispondiElimina" Umberto Ambrosoli è in odore di simpatie monarchiche" guardi che l'ha scritto lei...
RispondiEliminaIo scrivo e mi espongo, anche alle critiche, e alle critiche rispondo, così come, da cittadina e lettrice, rilevo le illazioni ridicole su presunte simpatie monarchiche di un quarantunenne ( dal '45 sono passati 67 anni) il cui padre è stato assassinato perché ha difeso la legalità della Repubblica. E per quanto riguarda la discontinuità politica dall'asse Formigoni-Penati si sta già realizzando e attacchi come quello de Linkiesta lo dimostrano.
Essere monarchici non è un reato...ricordo a tutti che Giorgio Ambrosoli lo era e non mi pare che fosse un uomo schifoso e da isolare dalla società.
RispondiEliminaTommaso ha ragione, la mia polemica è nata dall'attribuzione ad Umberto di tale posizione, non perché sia riprovevole in sè, ma solo per amore di verità nei confronti di Umberto e perché si usa questa argomentazione per tentare di screditarlo e per parlare d'altro. Poi per me uno può essere anche monarchico, ed è una libera espressione del pensiero, non può esserlo chi si candida a rappresentare i cittadini nelle istituzioni repubblicane.
RispondiEliminaSarei grato a tutti se nel caso Ambrosoli, come in tutti quelli simili, si evitasse di fare riferimenti alla nobiltà dei padri. Personalmente ho sempre considerato il comportamento di Giorgio Ambrosoli uno dei punti di riferimento principali per la costruzione di una società civile e democratica. Detto questo se è vero che le colpe dei padri non devono ricadere sulle teste dei figli, è altrettanto vero che non vi devono ricadere neppure i meriti come in una sorta di investitura divina e genetica.Va da sè che non è reato essere monarchici, ma (tanto per alleggerire un po' la discussione) se Barbara Berlusconi si candidasse a fare la coordinatrice degli "Inter Club" penso che la tifoseria interista avrebbe qualcosa da dire e storcerebbe il naso.
RispondiEliminaRisposte chiare per i detrattori:
RispondiEliminahttp://affaritaliani.libero.it/milano/umberto-ambrosoli-231112.html?refresh_ce