lunedì 9 luglio 2012

Il Parco Agricolo Sud Milano è tanto a Buccinasco quanto a Vignate

Riceviamo e pubblichiamo - Il protocollo di intesa sul completamento della viabilità speciale e sull' avvio del centro di interscambio/polo intermodale di Segrate per le merci è stato siglato in Regione, nel 2000, dai Comuni di Segrate, Pioltello e Milano, da Provincia e Regione, dalla società Serravalle, dalle Fs e dal ministero alle Finanze. L' impianto ultimato movimenterà due milioni e mezzo di tonnellate di materiale all' anno già oggi dispone di 8 binari, che permettono 16 corse al giorno a treni di 600 mt di lunghezza...

La pianificazione territoriale prevede l' integrazione con la nuova tangenziale Est di Milano e la nuova autostrada Milano-Brescia, l' interramento del tratto della Cassanese nel territorio di Pioltello, la costruzione del nuovo svincolo per la tangenziale Est, all'altezza di Lambrate, il completamento della viabilità nel territorio di Segrate fino all' innesto con la Cassanese, a Pioltello, la sistemazione della strada provinciale Pobbiano-Cavenago Brianza, l'aggancio della nuova Cassanese, con la futura tangenziale esterna di Milano-TEM, il raccordo con la Rivoltana con un nuovo ponte sulla linea ferroviaria Milano-Venezia. 

Il Protocollo ha previsto un avvio provvisorio del centro intermodale, con accesso da via Cima, nel territorio di Milano. Destinati all'interscambio delle merci più di 300.ooo mq su circa un milione circa dell' area dell’ex dogana. Coerentemente e conseguentemente la Regione Lombardia lo scorso mese ha firmato a Lugano un Memorandum of Understanding per i progetti di terminali intermodali di Milano, Brescia e Piacenza da parte del gruppo FS, Cemat e Hupac, cioè i maggiori operatori intermodali di Italia e Svizzera. Il Memorandum prevede di attivare come terminal lo scalo, oggi sottoutilizzato, di Milano Smistamento e di collegare, come previsto dal Protocollo del 2000, quello di Segrate con la viabilità ordinaria. 

La linea ferroviaria che arriva a Segrate è la stessa che attraversa Vignate perché dunque la scelta insensata della cancellazione di 100 mila mq di terreni agricoli a Vignate per l’ampliamento del polo logistico della Sogemar? La “Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme territoriali logistiche”, legge nazionale del 12 aprile 2012, prevede l’effettuazione della “ricognizione degli interporti e delle infrastrutture intermodali già esistenti” da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che deve elaborare il “Piano generale per l’intermodalità”. Quale verifica delle infrastrutture esistenti? Quale valutazione degli investimenti in corso? Quale relazione con la programmazione regionale? 

Solo quattro mesi dopo un altro stralcio di aree agricole a Rosate, 23, su 32 presenti, dei 61 sindaci dell’Assemblea dei Comuni del Parco, tra cui il Sindaco di Buccinasco, hanno deciso la cancellazione di 100 mila mq di terreni agricoli a Vignate. E’ comprensibile che la Sogemar sia interessata ad una operazione fondiaria e infrastrutturale in corrispondenza dello sbocco milanese della Brebemi e a ridosso della progettata e contestatissima Tangenziale Est Esterna. Non è comprensibile e giustificabile che le Istituzioni Pubbliche invece di sollecitare la società autostradale Serravalle (controllata dalla Provincia di Milano) a completare il collegamento stradale tra l’interporto di Segrate e la tangenziale Est, come previsto nel Protocollo del 2000, al contrario assecondino logiche di pura speculazione a scapito del Parco Sud. 

Nella costituenda Grande Milano, che il Parco Sud avvolge e che si ospiterà i milioni di visitatori dell’Expo 2015 “Nutrire il Pianeta-Energia per la Vita” assistiamo ad un irresponsabile spregio dei principi costitutivi del Parco agricolo Sud Milano da parte dell’Ente Parco e della Provincia di Milano. Al contrario vengono aggrediti la tutela e il recupero paesistico e ambientale delle fasce di collegamento tra città e campagna, nonché la connessione delle aree esterne con i sistemi di verde urbani; I’equilibrio ecologico dell’area metropolitana; la salvaguardia, la qualificazione e il potenziamento delle attività agro-silvo-colturali in coerenza con la destinazione dell’area; la fruizione colturale e ricreativa dell’ambiente da parte dei cittadini. 

Questi i principi che migliaia di cittadini hanno voluto firmando la legge di iniziativa popolare e che la Regione Lombardia ha approvato nel 1990 onorando e valorizzando il lavoro e il disegno unico prodotto nei secoli dai monaci cistercensi e dalle loro abbazie, dai tecnici e scienziati come Leonardo, da architetti e da migliaia di agricoltori. Non sappiamo se è l’insipienza o l’ipocrisia a fare affermare ai sindaci, che hanno approvato questo ennesimo stralcio, che anche questo sarà l’ultimo. Il fatto che lo abbiano messo per iscritto non gli da alcuna credibilità visto che centinaia di altre proposte stralcio attendono di essere approvate. Tocca ancora ai cittadini difendere la qualità del territorio e il Parco. 
Noi abbiamo chiesto al Sindaco di ripensarci e al Consiglio di agire.

Fiorello Cortiana

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