fonte video: repubblica.it
Potrebbe essere, probabilmente è, la madre di tutte le prove, soprattutto se, come si dice, le indagini hanno accertato il contenuto di “quella” busta. “Quella” busta è la busta che ha fatto cadere l’Amministrazione comunale di Buccinasco e portato in carcere l’ex sindaco Loris Cereda. Il circuito interno dell’ufficio del commercialista E. C. ha infatti filmato la consegna a Cereda di quella che secondo l’accusa altro non è che una tangente di 10mila euro, copioso olio per far meglio scivolare a buon fine pratiche edilizie per conto di un gruppo internazionale per la realizzazione di un centro commerciale... Cereda intasca dopo una breve conversazione e se ne va non sospettando minimamente che tutta la scena possa essere stata filmata oppure perché certo della sua impunità. Era il marzo 2011, poco dopo scattano le manette per l’ex sindaco e altri amministratori locali (implicati peraltro in altre vicende), il Consiglio comunale viene sciolto, cominciano 15 lunghi mesi di commissariamento che portano alle elezioni e il centrosinistra (che ha mantenuto in questo periodo un atteggiamento distaccato lontano da possibili strumentalizzazioni della vicenda che d’altra parte si commentava da sé) al governo della città. In tutto questo periodo Cereda si è difeso strenuamente dalle accuse vestendo spesso anche con un linguaggio assai ardito i panni dell’accusatore nei confronti della magistratura e dei suoi metodi.
Una polemica che stride parecchio con le immagini che stanno facendo il giro di Internet, è difficile infatti pensare che la busta in questione contenesse gli auguri di Pasqua o una collezione di cartoline turistiche. La polemica di Cereda, che fino all’ultimo ha anche tentato di continuare a recitare un ruolo nella politica cittadina con la Lista politica giovane, appare sempre più come un tentativo di distrazione, depistaggio si potrebbe definire, dalla realtà dei fatti. Una realtà che probabilmente doveva essere ben chiara anche ai membri del PDL che dall’ex sindaco hanno preso le distanze precipitosamente e dallo stesso sono stati messi sotto accusa per una sorta di ingratitudine verso chicombatteva, a suo dire e detto più volte, una sorta di Vietnam giudiziario.
In una conferenza stampa del novembre 2011 Cereda raccontò la sua verità, espose la sua autodifesa e annunciò che stava scrivendo un libro in proposito dal titolo “All inclusive”. Così chiudevamo all’epoca il nostro resoconto di quell’incontro: “All Inclusive appunto, se poi il Tribunale individuerà degli “extra”, beh quelli bisognerà pagarli”. Gli extra sono arrivati e se mai il libro uscirà dovrà inevitabilmente avere in allegato un video, breve ma significativo.
Fulvio Scova