“A meno che non si decida di fare una norma che stabilisca la chiusura dei confini del nostro territorio e che più nessuno potrà diventare cesanese, credo che la politica locale debba interrogarsi a fondo sui contenuti del Piano di governo del territorio adottato dal Consiglio comunale”: il sindaco Vincenzo D'Avanzo non nasconde la sua amarezza e accusa tutti coloro che agiscono in sintonia con le politiche del centrodestra di perseverare nel tentativo di “mettere in ginocchio la città”...
“Chi ha la responsabilità di amministrare – precisa il primo cittadino – sia in maggioranza sia in minoranza soprattutto in un momento particolarmente difficile per l'Italia e le famiglie, deve avere il coraggio di cambiare, di non farsi fagocitare dalle vecchie culture populiste e demagogiche e ricercare la visione d'insieme nella risposta alle domande sociali che giungono dalla propria comunità. Occorre ricercare il giusto equilibrio nelle scelte, senza perdersi nei particolarismi, altrimenti si rischia di non essere credibili, di non fare politica per il bene comune, ma solo soddisfare interessi di parte”.
Il Consiglio ha scelto di adottare, secondo il sindaco, un Piano non adeguato alla grave situazione di crisi che sta attraversando il paese intero, di fronte alla quale o si sceglie la strada dell'immobilismo, con il rischio della recessione anche sociale, o la responsabilità politica riformista, con una visione orientata ai prossimi anni. “Occorreva uno strumento adeguato ai tempi, sia perché – prosegue D'Avanzo – la crisi finanziaria è ancora molto profonda (ed è strano che siano ancora in tanti a non rendersene conto), sia per la rivoluzione istituzionale che ci sarà nei prossimi anni, con la concretizzazione della città metropolitana, che sottrarrà alle amministrazioni locali molte scelte in materia di sviluppo”.
Sviluppo che non è sinonimo di rivoluzione urbanistica. “Il PGT – precisa il sindaco – è anche un Piano dei servizi, delle regole, del commercio, ecc. Cioè di tutto ciò di cui la collettività ha bisogno. Però senza risorse è estremamente difficile riuscire a portare a termine alcuni interventi di riqualificazione che riteniamo prioritari e che i nostri cittadini attendono giustamente da tempo. Anzi, si sottraggono fondamentali risorse anche al sociale”. E si parla di circa 300.000 euro all'anno per i prossimi tre anni. D'altra parte il PGT elaborato su indicazione della Giunta prevedeva una riduzione significativa ad esempio della capacità insediativa, passando da 500 appartamenti del vecchio PRG a 392.
Sono state individuate anche delle priorità: la sistemazione definitiva dell’area di servizio alla fermata ferroviaria, rimasta nel patrimonio comunale; la sistemazione del comparto sportivo, principalmente la conclusione dei lavori per la realizzazione della piscina e l’avvio definitivo della sua gestione; il completamento della sistemazione delle aree di cessione del centro storico, anche in considerazione dei programmi della fondazione Sacra Famiglia, che riguardano gli anni dal 2014 in avanti.
“Interventi, in mancanza dei quali – conclude il sindaco - le politiche perseguite risulterebbero, per ragioni di risorse non solo economiche, prive di concretezza e apparirebbero, inevitabilmente, magnifiche speranze, con le quali non si governa il territorio”.
Comincio dalla cronaca (vista da me, ovviamente)
RispondiEliminaLa Cronistoria
e procedo con le Valutazioni Personali
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