giovedì 4 aprile 2013

BUCCINASCO - Scontro in Consiglio anche sulla revoca alla convenzione con la SUA

Il Consiglio comunale del 27 marzo non è stato solo quello che ha visto entrare ufficialmente l’Udc in maggioranza. Tra i nove punti all’ordine del giorno, uno in particolare ha avuto un certo peso.  Il tema del resto non poteva che portare a contrasti importanti; nell’ottavo punto all’ordine del giorno, la giunta Maiorano ha chiesto al Consiglio comunale di deliberare la revoca della convenzione con la Stazione Unica Appaltante (SUA)...


Ma andiamo con ordine. Buccinasco e Garbagnate sono stati gli unici due Comuni del Nord, nel recente passato, a destinare la gestione degli appalti a questo organo gestito dagli uffici della Prefettura. In genere si dovrebbe trattare di un fatto positivo, perché far gestire gli appalti ad un esterno permette maggiore trasparenza e quindi diminuisce i pericoli di infiltrazioni di stampo mafioso e non solo. Di problemi, però, nel corso dei mesi ve ne sono stati e il Sindaco Giambattista Maiorano, con il suo usuale tono pratico e in modo molto emotivo, ha spiegato le motivazioni che hanno spinto la giunta a richiedere la revoca della convenzione: incomprensioni comunicative con la Prefettura, risposte tardive alle richieste dell’amministrazione e tempi molto dilungati nello stilare una nuova convenzione che potesse sopperire alle lacune di quella precedentemente in vigore.
 

“Lo scorso 23 ottobre ci fu il primo incontro con il Prefetto Lombardi” ha riepilogato Maiorano, “mentre il 6 dicembre inviammo la lettera con le nostre indicazioni sia alla Prefettura che al Provveditorato delle Opere Pubbliche, lettera che però non ha sostanzialmente mai ricevuto una risposta formale”. L’unico riscontro ufficiale è arrivato di recente, a fine marzo, con la Prefettura che ha ritenuto le richieste della giunta comprensibili e parzialmente accolte. Troppo tardi, però, secondo Maiorano e il Vice Sindaco Rino Pruiti; i buoi, come si suol dire, sono già scappati da tempo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la gestione della questione Aimeri: la società che gestisce (anzi, che gestiva ormai) la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade è in rotta con l’amministrazione da settimane e la situazione rischia di precipitare se al più presto non si consolida un diverso accordo con un’altra società. Il Provveditorato aveva previsto una tempistica di sei mesi (180 giorni) per indire il nuovo bando, un periodo che l’amministrazione ha ritenuto inaccettabile. Di qui, la scelta di uscire dalla convenzione.


Totalmente contraria l’opposizione alla proposta di revoca. Fiorello Cortiana (Lista Civica) ha sì confermato che c’è stata una mancanza di comunicabilità da parte della Prefettura, ma ha visto questo modo d’agire come una pesante sconfitta: “Non capisco perché prima di arrivare a questo non c’è stata un’azione politica adeguata, provando a portare la questione negli organi adatti, anche in Parlamento. Uscire così in modo unilaterale è gravemente sbagliato”. Pure Luigi Iocca ha posto la questione su questo piano anche per riferirsi, con un pizzico di polemica, al passato: “Quando”, ha detto il consigliere Pdl, “non si riteneva eccessivo collaborare in modo reiterato con la Prefettura per colpire il sottoscritto”.


La revoca della convenzione, ad ogni modo, è stata approvata dal Consiglio comunale con 11 voti favorevoli e 5 contrari. Buccinasco, da questo momento in poi, torna dunque a gestire gli appalti come tutti gli altri Comuni, il che porterà l’amministrazione a far fronte ad una responsabilità molto delicata. Ha detto bene il Sindaco, quando ha invitato tutti a non cadere nella demagogia spiccia: insomma, uscire da una convenzione di questo tipo non è necessariamente sintomo di poca trasparenza, considerata anche la situazione che ha coinvolto il Comune e che è stata sopra descritta. Ma è anche vero quello che ha ricordato Cortiana: Buccinasco è tutt’oggi considerata da molti la Platì del Nord, quindi compiere un passo del genere è passibile di incomprensioni ed errori, se non si agisce in modo cauto ed adeguato.

Davide Mamone

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