venerdì 26 febbraio 2010

Trezzano - A due giorni dal via della campagna elettorale Balestrieri (Pdl) scopre di non essere adatto e si ritira

Nuova bufera su Trezzano. Questa volta – pare – tutta politica, e tutta interna al centrodestra. Mentre i rivali si stanno affannando per raccogliere le firme entro domani mattina per presentare la candidatura di Leo Damiani al posto di Liana Scundi, a sorpresa si ritira anche il candidato del Pdl, il dottor Gian Gaspare Balestrieri – da notare, ad una settimana esatta dalla sua presentazione e dopo una lunga e sofferta gestazione. “Desidero mettermi a servizio della cittadinanza, dare la parola ai cittadini sul serio” diceva Balestrieri non più di una settimana fa: in pratica i cittadini non hanno fatto nemmeno in tempo ad emettere un sospiro e già Balestrieri aveva fatto le valige.
Le voci hanno cominciato a circolare in città questa mattina. Parevano solo voci e ancora nel pomeriggio un personaggio di spicco del Pdl locale come Giuseppe Russomanno non confermava ufficialmente.
E invece è tutto vero, a confermarlo è prima il coordinatore di partito Antonio Di Stasio: “Balestrieri non se l’è sentita, l’impegno è troppo gravoso”.  Poi lo stesso Balestrieri che precisa innanzitutto che le vicende giudiziarie che hanno colpito il collega Iannuzzi non hanno minimamente influenzato la sua decisione, maturata ieri sera. Non c’è motivo per non credergli per quanto paia assai singolare che la sua decisione maturi immediatamente dopo le suddette vicende giudiziarie. E allora perché? ...




“Divergenze all’interno del gruppo”, spiega il medico prestato alla politica per passione e immediatamente restituito al mittente, “non ero disposto a venir meno alla parola data alla cittadinanza incontrata domenica, con loro ho parlato di idee, di una certa idea di amministrazione. Quando ho visto la lista ho capito di non essere la persona adatta: insomma, ho visioni diverse dal resto partito, io sono più attento al sociale che al politico”. Evidentemente in sede di discussione sulla sua candidatura le due visioni diverse sono state ritenute un particolare trascurabile che ha fatto capolino solo in una fase successiva.
Tutto è lecito, giusto, legittimo. Ma è francamente possibile, e credibile, che di idee e programmi il centrodestra non abbia mai parlato prima di ieri? Di fatto la situazione è questa. Balestrieri si è ritirato e Di Stasio conferma la candidatura di Giorgio Tomasino, che vanta già un’ampia esperienza politica e attualmente è capogruppo di Forza Italia verso il Pdl in Consiglio comunale (la domanda è: non avrebbero potuto scegliere lui dal principio?).
Tomasino sfiderà tre candidati (o domani ne spunterà fuori un quarto dalla Lega? Chi lo sa si faccia vivo): Leo Damiani (centro sinistra), Antonmarco Catania (lista civica “Trezzano Oltre”)  e Maurizio Romanò (Udc), anch’egli già membro del Consiglio comunale.
Insomma all’elettorato trezzanese toccherà andare al voto scegliendo tra quattro candidati, due dei quali (esponenti dei principali partiti) del tutto improvvisati e ripescati all’ultimo momento.


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