sabato 20 febbraio 2010

Corsico - Hitman: si riparte. Ma c’è chi ne dubita

Sette anni di lotta e di tenacia. Possono finalmente tirare un sospiro di sollievo le lavoratrici della Hitman, il progetto per ripartire e riprendere la produzione è stato approvato. E c’erano anche loro mercoledì al Consiglio comunale di Corsico, quando dopo una lunga discussione la maggioranza ha dato il via libera all'intervento di realizzazione di un nuovo stabilimento in viale Italia e la trasformazione urbanistica dell'attuale sito industriale. Una scelta anticipata già lo scorso aprile quando il Consiglio approvò l’atto di indirizzo: proprio per questo, a onor del vero, alcuni interventi sono parsi surreali, come se alcuni consiglieri avessero scoperto solo oggi la situazione della Hitman (senza nemmeno riuscire a ricostruirla con esattezza) e gli interventi urbanistici che il Comune ha concesso per salvare 75 posti di lavoro...

È toccato all’assessore Giovanni Molisse illustrare le osservazioni al Piano presentato dall’azienda Ats del gruppo Graniglia e le relative controdeduzioni. Tutte le richieste sono state accolte: “Una soluzione migliorativa nell'interesse di tutta la città. Un impegno politico che ci eravamo assunti nei confronti dei lavoratori. Una scelta che permette il rilancio industriale di un marchio importante del made in Italy e quindi motivo di orgoglio per tutta Corsico”, ha detto l’assessore. E alle lavoratrici ha pensato anche l’assessora Nadia Landoni (che ora aspetta di stappare con loro una bottiglia di spumante che conserva da parecchio tempo): “L'estensione da tre a cinque anni delle garanzie occupazionali è un ulteriore passo migliorativo fatto nell'interesse delle dipendenti”.
In aula, tra il pubblico, molte lavoratrici, soddisfatte e speranzose: “Ora possiamo ripartire”, ci ha detto Milena Manna, della Rsu: “Il nostro augurio è poter dire a chi non ci crede che stiamo andando avanti”.
Qualcuno in aula, infatti, ha messo in dubbio le reali possibilità di una ripresa del lavoro (Antonio Russo): tutta l’operazione, quindi, sarebbe un gioco che non vale la candela, per il centro-destra. Se tutti hanno sostenuto il valore del lavoro, non hanno però creduto che la cessione di tanti metri quadri di residenziale e commerciale potesse essere un’equa merce di scambio. Pdl e Lega, quindi, non hanno partecipato alla votazione. Mentre si è astenuta Chiara Caddeo (“Un quartiere, una città”) che ad aprile aveva espresso voto favorevole. Sul fronte opposto, ricomposte le frizioni all’interno del Partito democratico dei mesi scorsi, tutti hanno espresso voto favorevole. Astenuto Giovanni Pisati dei Verdi. Contrario Luigi Autunno dell’Italia dei Valori.

Cosa prevede l’intervento
In viale Italia sorgerà il nuovo stabilimento di 12.600 mq di superfici: sarà suddiviso in due comparti distinti, uno di terziario-commerciale di 2500 mq; l'altro con 8.000 mq di produttivo-industriale e funzioni compatibili, oltre a 2.100 mq di magazzini di servizio. L'attuale sede della Hitman verrà abbattuta e al suo posto verranno costruiti circa 9.500 mq così suddivisi: 5.500 mq di residenza, 1.000 mq di commerciale (esercizi di vicinato), 3.000 mq di terziario/direzionale, con possibilità di trasformare il tutto o in parte a residenza. Nell'accordo è previsto che l'azienda provveda alla sistemazione delle piazze Carabelli e Papa Giovanni XXIII, così come da progetti preliminari presentati.


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