venerdì 27 settembre 2013

CESANO BOSCONE - L'intervista ad Aldo Guastafierro: "Attualmente non sono candidato, potrei diventarlo a condizione che..."

Nel servizio di due settimane fa, vi abbiamo parlato di lui e del fatto che il suo nome si stia facendo in modo sempre più insistente come eventuale candidato sindaco alle Amministrative dell’anno prossimo...
 Esponente dei Verdi, nonché attuale assessore alle Politiche ambientali, è da quindici anni in giunta a Cesano Boscone. Stiamo parlando di Aldo Guastafierro, che abbiamo incontrato per parlare della Cesano di oggi e di domani, con uno sguardo alla tornata elettorale del 2014.
D. Assessore Guastafierro, partiamo da lontano. Ce lo fa un bilancio di questa amministrazione D’Avanzo?

R. Difficile stilarne uno in poche parole. Certamente non sono stati anni facili, nel senso che stiamo affrontando una crisi economica/finanziaria epocale e delle difficoltà strutturali che vivono tanti Comuni come il nostro. Noi siamo stati bravi a tenere i conti a posto e il Bilancio pulito, ma la crisi la si percepisce, soprattutto quando si fa fatica a risolvere le problematiche di tipo sociale.

D. Soprattutto in un Comune come il vostro, con due quartieri da sempre colpiti sotto questo punto di vista come il Tessera e il Giardino…

R. Esatto. Il cittadino quando è in difficoltà va dal primo referente dello Stato che trova, ovvero il Sindaco e la sua amministrazione. Noi rappresentiamo l’ente di frontiera, che spesso però viene lasciato senza le risorse necessarie per poter aiutare chi chiede un appoggio. Del resto, amministrare non significa solo fare strade ed opere pubbliche, significa anche tenere saldo il tessuto sociale il più possibile: il nostro ruolo è di servizio, deve essere di ‘volontariato’. E’ questa la nostra sfida.

D. Parliamo ora del suo lavoro come assessore. Quali sono stati i momenti più complessi?

R. Beh, il principale è sicuramente quello che viviamo ora. La nascita e la crescita di degrado c’è, è indubbia e mi riferisco alle piccole discariche, al vandalismo ed alla diseducazione che porta all’inquinamento. Non avendo risorse per dei sistemi di controllo rigidi, devo reinventare in altro modo l’impostazione del lavoro e non sempre è facile.

D. E i momenti più positivi?
R. Beh, la realizzazione del Parco Natura è universalmente riconosciuta da tutti come opera di enorme caratura ed è frutto di un percorso lungimirante. Per me è un onore ed un orgoglio poter dire di essermene occupato sin da quando l’idea ha avuto origine. Poi certo, ci tengo ad aggiungere il nostro Piano d’adozione per l’energia sostenibile (PAES), premiato dalla Provincia di Milano come PAES più innovativo e che prevede nella dichiarazione d’intenti la diminuzione del 41% delle emissioni di Co2 entro il 2020. Questo significa che le future amministrazioni sono vincolate al rispetto di tale impegno. E in serbo c’è ancora qualcosa per ottobre.

D. Ovvero?

R. Abbiamo tra le mani un progetto in via di definizione, finanziato da Expo 2015, che riguarda la mobilità ciclopedonale e in generale la sostenibilità ambientale. Ci saranno tanti benefici e secondo me sarà una sorpresa piacevole per i nostri cittadini.

D. Passiamo alla questione delle primarie e delle elezioni. Allora assessore Guastafierro, sveliamo le carte: la troveremo tra i candidati o no?

R. Sono lusingato che si faccia il mio nome in città, ma a me non piacciono le auto-candidature. Io non mi sono candidato e non lo sono allo stato attuale delle cose. Penso inoltre sia ancora presto, perché si deve capire il Pd che cosa voglia fare visto che a loro volta sono impegnati nella scelta di un loro candidato. Certo questa è un’eventualità che potrei prendere in considerazione, ma a delle condizioni.

D. Che sarebbero?
R. Guardi, sono riconducibili ad una. Se dovesse esserci la richiesta di una mia candidatura, essa dovrebbe esistere per ciò che ho fatto per il territorio che amministro e per il modo con cui potrei lavorare in prospettiva. Se mi venisse richiesta la candidatura per meri giochi politici, mi tirerei subito indietro.

D. Ad ogni modo, il Partito Democratico avrà un ruolo di un certo peso all’interno della coalizione che verrà..

R. E’ indubbio, il loro lavoro è importante. E dovranno essere bravi a guardare sia alla propria sinistra, sia agli altri soggetti presenti sul territorio per la costruzione di una coalizione robusta e con un programma che dia un’idea di città orientata alla salvaguardia del bene comune: non dimentichiamoci che alle amministrative comunali si vince con il 50+1% e che nella vittoria al primo turno delle elezioni 2009 il 24% arrivò da liste diverse dal Partito Democratico.

D. Insomma, ci faccia capire. In conclusione, qual è il perfetto identikit per tenere assieme le solite svariate anime di questo centrosinistra?

R. Una personalità capace di capire l’importanza dei ruoli di ogni singola lista e realtà partitica e le istanze che essi rappresentano, senza secondi fini. Non sta a me dire altro, mi permetta di aggiungere una cosa però.

D. Prego.

R. Attenzione, perché in ottica di ‘Area Metropolitana’ e con uno stravolgimento istituzionale come quello in atto, queste potrebbero essere elezioni diverse.

D. Intende che non ci saranno più sindaci di ‘vecchia generazione’?
R. Dico che Vincenzo D’Avanzo potrebbe essere l’ultimo sindaco di Cesano Boscone così com’è stato concepito negli ultimi sessanta anni. Nei prossimi anni il sindaco, così come ogni singolo ruolo istituzionale, potrebbe uscire ridimensionato dal processo in corso che prevede e che prevederà una rimodulazione degli enti locali. E questa prospettiva avrà effetti, secondo me, anche su questa campagna elettorale.


Davide Mamone


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