La prossima primavera, nel pieno dell’anno 2014, Cesano Boscone tornerà alle urne. E per la prima volta dopo anni, l’assetto del Consiglio comunale cambierà per effetto della legge 42/2010: gli assessori diminuiranno da 7 a 5 e i consiglieri da 20 a 16...
Un fatto che, in questi mesi di preparazione alla campagna elettorale, sta condizionando non poco i meccanismi di presentazione delle liste politiche e civiche. Creando nuovi scenari e permettendo il potenziale rinnovamento di vecchie alleanze perdute.
Proviamo ad entrare nel dettaglio.
Centrosinistra
A sette mesi circa dalle elezioni amministrative, nel centrosinistra si capisce ancora poco. Si capisce poco sia per quanto concerne gli ‘step’ che porteranno alla scelta del candidato sindaco tramite le primarie, sia per quanto riguarda i protagonisti delle varie tornate.
Ad oggi, nel Partito Democratico, i candidati sindaci sono tre: Nicola Bersani, presidente del Consiglio comunale; Simone Negri, capogruppo del partito in questa legislatura; Giovanni Bianco, assessore al Bilancio, la cui candidatura - ufficiosa, ma non ancora ufficiale - pare abbia sorpreso e non poco all’interno del partito.
Nessuno di questi, così si dice nell’ambiente, pare possa dare stretta e diretta continuità alla corrente del sindaco Vincenzo D’Avanzo: per questo in molti si attendono l’ulteriore annuncio di una quarta candidatura. Nei corridoi Democratici di Cesano Boscone, in tal senso, si parla dell’attuale vice sindaca Lilia Di Giuseppe. Ma c’è anche chi sussurra il nome di Bruna Brembilla, l’ex prima cittadina il cui ritorno di fuoco, comunque ancora poco probabile, potrebbe stravolgere parecchi scenari.
Anche al di fuori del Pd, la situazione non è delle più chiare. Perché come potenziali candidati ‘esterni’ per le eventuali primarie di coalizione ad oggi si parla solo di Aldo Guastafierro, assessore alle Politiche di tutela ambientale. E se così fosse, considerando che Michele Tango (Idv) - come ci ha rivelato settimana scorsa nell’intervista concessaci - si è detto fuori per la candidatura a sindaco, effettivamente sarebbe inutile l’eventuale doppio turno pre primarie/primarie prospettato nelle scorse settimane.
Inoltre, tanto per non semplificare una situazione già articolata, è in crescendo un altro fronte: quello legato al Laboratorio Politico Cesanese (LPC), che dovrebbe presentare la propria lista e un proprio candidato sindaco in maniera indipendente. Il nome ormai certo è quello di Ippolito Sestito, da sempre uomo legato all’area di sinistra e che catturerebbe i voti di Sel e Rfc.
A chiudere il quadro, la posizione dei Verdi: visti i risultati del 2009 e visto il già citato ridimensionamento per legge del Consiglio comunale, è molto difficile che venga creata una lista unica di riferimento.
Centrodestra
Anche nel centrodestra si è ancora lontani dalla realizzazione di una fotografia nitida della situazione. Qui, il problema è contrario: di nomi ce ne sono ancora pochi, complice il fatto che di primarie in questa area non se ne parla. Il maggior candidato, come si sussurra da settimane, rimane ancora Massimo Mainardi, capogruppo della lista civica ‘La Svolta’: al momento però, il diretto interessato non pare sia pienamente entusiasta della vicenda. Inoltre se nella scorsa tornata l’esponente de ‘La Svolta’, sconfitto al primo turno, fu sostenuto dal centrodestra cesanese, questa volta in caso di sua candidatura questo potrebbe non accadere. C’è insomma la prospettiva che ci possa essere una lista civica priva di alleanze strettamente politiche a sostegno di Mainardi candidato sindaco, con il tentativo di allargare la coalizione verso altri lidi e personalità. Ovviamente il tutto con la doverosa premessa che nel centrosinistra a Cesano c’è ancora chi sembra voglia provare a far tornare all’ovile politico il gruppo dei socialisti cui fa riferimento lo stesso Mainardi: in tal senso ogni riferimento a Nicola Bersani, esponente dell’area socialdemocratica del Pd e da sempre volenteroso di ricompattare a Cesano l’alleanza con i socialisti come accade in campo nazionale, non è per nulla casuale.
Intanto Popolo della Libertà, Fratelli d’Italia e Lega Nord cercano di prepararsi nel caso dovessero presentarsi con un proprio candidato. E qui, torna a riecheggiare il nome del figlio di Santi Raimondo, quest’ultimo Consigliere comunale tra i banchi dell’opposizione cesanese. Fabio Raimondo, avvocato, è giovane, è una personalità politica conosciuta, nonché assessore per il comune di Melegnano. Inoltre è coordinatore di zona per Fratelli d’Italia, una realtà in crescita ma ancora piccola: a tal proposito si dice che alcuni nell’area di centrodestra non vedano di buon occhio la sua candidatura proprio per la contenuta dimensione del suo partito, che non trainerebbe voti a sufficienza nell’eventuale tornata elettorale.
In conclusione, è da ricordare la posizione della Lega Nord. In questo caso, parliamo di uno scenario simile a quello prospettato per i Verdi: sarà difficile, anche se non impossibile, che ci sia una lista autonoma di riferimento.
Altri panorami
Non è finita qui. Perché alle prossime elezioni, Cesano Boscone potrà scegliere anche tra altre personalità. Ci riferiamo al Movimento 5 Stelle e alla lista ‘Cesano Cambia’.
Il primo, forte dei voti ricevuti nel territorio politico di Cesano alle scorse Politiche (scollinò il 25% per la Camera) e forte del fatto di avere un gruppo piuttosto nutrito, come forse in nessun altro comune del sud ovest milanese, si presenterà sicuramente per il 2014 con un proprio candidato. I ‘grillini’ cesanesi si sono già fatti vedere in Consiglio comunale a prendere appunti e già da mesi sono iniziate le operazioni - tutte fallite sin qui - di corteggiamento da parte di innumerevoli gruppi politici.
La seconda, invece, ha al suo interno personalità conosciute nel territorio per il loro impegno civico. E al momento sta alla finestra, in attesa di vedere come gli altri si organizzeranno. Siamo insomma lontani dall’avere nomi certi per una eventuale candidatura a sindaco, ma nei prossimi mesi il quadro inizierà sicuramente ad essere più chiaro.
Davide Mamone
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