A sorpresa il Papa alle 11:46 ha annunciato che lascerà il pontificato dal 28 febbraio. Lo ha fatto personalmente, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. Il Papa ha spiegato di sentire il peso dell'incarico di pontefice, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa.
Le prime reazioni
«Un fulmine a ciel sereno». Con queste parole il decano del collegio cardinalizio, cardinal Angelo Sodano ha commentato la decisione di Benedetto XVI di lasciare il pontificato. «Sono molto scosso da questa notizia inattesa». Così il presidente del Consiglio, Mario Monti, commenta l'annuncio di Benedetto XVI di voler lasciare il pontificato. Aveva avuto segnali, c'erano state avvisaglie? «No» aggiunge Monti rispondendo ai giornalisti a margine di un convegno a Milano...
Le cause
Fonti del Vaticano citate dal quotidiano francese Le Figaro confermano che papa Benedetto XVI lascerà il Pontificato il 28 di questo mese a causa delle sue condizioni di salute.
Cosa dice il Codice canonico
Il Codice di diritto canonico, nel libro II, parte II, sezione I, capitolo I, art. 1, così afferma: «Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti».
Dunque, il Papa può dimettersi, se ha un motivo valido per farlo. Nella storia della Chiesa, una sola volta un Pontefice ha rinunciato, ed è stato Celestino V (che fu papa per 4 mesi nel 1294), il papa «del gran rifiuto», come scrive Dante, che rinunciò alla sua carica per non essere soggetto alle manovre politiche ed economiche legate alla sua persona.
La precisazione sull'orario
«Il Papa ha annunciato che lascerà il suo ministero alle 8 pomeridiane del 28 febbraio», ha spiegato il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi.
(tratto da ilsole24ore.it)
(tratto da ilsole24ore.it)
Mi capita,
RispondiEliminafacendo due chiacchiere con amici vicino alla statua di Padre Pio,
di ascoltare le parole sul Pontificato di Giovanni XXIII.
E' troppo vicina l'era Wojtila.
Di un Papa, in Ecuador, come in Italia,
se ne può parlare come di un Galilei,
di un uomo in Terra.
E, caro neodirettore Andrea,
mi concedi il ritratto "alla Montanelli" ?
La leggenda vuole che, nel lasciare il tribunale, Galileo mormorasse alludendo alla terra: “Eppur si muove!”.
Ma non è che una leggenda.
lezione di DIGNITA'da parte di di un "GRANDE UOMO " ai nostri piccoli politici ,senatori a vita compresi,che in quanto a dignità non raggiungono neanche la statura fisica di brunetta.
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