martedì 5 febbraio 2013

CORSICO - Una fiaccolata per ricordare un agguato rimasto senza giustizia

foto tratta da facebook
Una mattina all’alba, una come tante sulla strada a raggiungere un mercato per cominciare una nuova giornata di lavoro, una nuova giornata a testa alta a guidare un’associazione, quella degli ambulanti, sottoposta a pesanti pressioni soprattutto in paesi come Quarto Oggiaro, Buccinasco, Corsico, Milano stessa. Quella mattina, il 4 febbraio 1995, 18 anni fa, Pietro Sanua, presidente dell’Anva, al suo posto al mercato non ci è mai arrivato: guidava con accanto il figlio quando è stato freddato in un agguato mafioso che ancora oggi non ha trovato giustizia. Nessun arresto, nessuna condanna per esecutori e mandanti... 

Corsico, l’associazione Libera, tutto il territorio del Sud ovest milanese hanno ricordato Pietro Sanua – e abbracciato il figlio Lorenzo e la madre Francesca – con una fiaccolata ieri sera, lunedì 4 febbraio. Oltre 150 persone, tanti cittadini, molti rappresentanti delle istituzioni, associazioni, volontari di Libera, su tutti Margherita Asta, presidente del coordinamento delle vittime delle mafie. Prima la fiaccolata lungo via Di Vittorio dove il sabato si svolge il mercato dove si recava Pietro Sanua quel sabato mattina. Poi il toccante racconto di Lorenzo Sanua, il figlio oggi 38enne, nella sala dell’oratorio di Sant’Antonio. Una sala gremita ad ascoltare un racconto agghiacciante, a vivere la “memoria e l’impegno”, ricordati anche dalla sindaca Maria Ferrucci e da David Gentili, presidente della Commissione antimafia del Comune di Milano. 

Dopo 18 anni la famiglia Sanua chiede ancora giustizia, non si accontenta di un’indagine chiusa in soli sei mesi e poi dimenticata: “Ho due desideri”, ha detto a conclusione del suo discorso Lorenzo Sanua, “l’apertura di un nuovo processo e di conseguenza, se dovesse arrivare un risarcimento, poter aprire una cooperativa a nome di mio padre che lavori su un terreno confiscato alla mafia”. 

Nell’anniversario dell’omicidio di suo padre, Lorenzo ha ricevuto anche la telefonata di don Luigi Ciotti, oltre all’abbraccio virtuale di centinaia di cittadini, fra cui anche tanti giovani, molti volontari del presidio corsichese di Libera, che in pochi giorni sono riusciti ad organizzare un’iniziativa importante che per una serata ha cancellato i tanti particolarismi che stanno emergendo in questi giorni anche fra chi combatte la battaglia culturale per la legalità.

1 commento:

  1. L'articolo del Corriere che riportò la notizia.

    http://archiviostorico.corriere.it/1995/febbraio/05/Corsico_esecuzione_all_alba_co_0_9502058176.shtml

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