Lo scorso febbraio, tra la soddisfazione di sindaco e assessori e la gioia delle lavoratrici, pareva che si potesse mettere la parola fine alla vicenda della Hitman e delle lotte per salvare un’azienda storica del nostro territorio, diventata un simbolo per Corsico proprio grazie alla tenacia delle lavoratrici.
La fine di un capitolo e un nuovo inizio. Il Consiglio comunale, praticamente l’ultimo dell’era Graffeo, dava allora il via libera definitivo all'intervento di realizzazione di un nuovo stabilimento in viale Italia e la trasformazione urbanistica dell'attuale sito industriale (dopo quasi un anno dall’atto di indirizzo approvato ad aprile 2009).
Tutto bene quel che finisce bene, dunque. E bottiglia di spumante pronta per essere stappata.
Eppure.
Eppure la situazione delle lavoratrici da allora non è migliorata, anzi da mesi – ormai ben quattro – non ricevono la cassa integrazione che l’azienda si è impegnata ad anticipare. L’azienda rimanda di settimana in settimana e intanto le dipendenti sono sempre più sfiduciate: “Ci sentiamo prese in giro, gli impegni non vengono rispettati”...
Resta fiducioso invece il sindacato, che martedì 8 giugno ci ha assicurato che una mensilità è stata pagata nei giorni scorsi, ma nella mattinata di mercoledì 9, del bonifico le lavoratrici ancora non sapevano nulla: “Anche la settimana scorsa ci avevano assicurato la stessa cosa e poi non abbiamo ricevuto niente”.
“Problemi tecnici ora risolti”, secondo Giorgio Ceruti della Filctem Cgil che segue le vicende dell’azienda: “Tutto procede come previsto, le lavoratrici stanno frequentando il corso di aggiornamento finanziato dalla Regione Lombardia e la prossima settimana torneremo ad un tavolo con l’operatore per i prossimi passi”.
Scadono tra poco, infatti, i primi tre anni di cassa integrazione a cui, secondo l’accordo raggiunto con l’Amministrazione, ne dovrebbero seguire altri due.
Intanto però gli stipendi non ci sono e anche la ripresa del lavoro si allontana: da febbraio a oggi quali passi ha fatto l’operatore per avviare la realizzazione del sito produttivo? A quanto pare nulla e anche la sindaca Maria Ferrucci non nasconde preoccupazione: “Siamo interessati a capire perché l’operatore stia dilazionando e teniamo a far sapere che il Comune ha fatto quel che doveva, noi siamo pronti, non ci sono ostacoli”. E, aggiunge Ferrucci: “Al più presto incontrerò le lavoratrici”.
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