Inizierà tra poco meno di mezz’ora davanti allo stabilimento di via Meucci a Corsico, il presidio dei lavoratori della Cooper Csa, azienda metalmeccanica specializzata nella realizzazione di accessori per sistemi di intrusione e antincendio.
I dipendenti oggi sono in sciopero per quattro ore per protestare contro i licenziamenti decisi dalla proprietà. Rischiano di perdere il posto 29 dei 56 addetti, tutti del reparto produzione, mentre la società – secondo quanto riferisce la Cisl – ha deciso di aprire un nuovo stabilimento in Romania.
Purtroppo un ennesimo caso come tanti. Tanti nel nostro territorio (e i lettori del nostro blog certo ricordano il dramma dei lavoratori della Nielsen, per non parlare degli operai della Maflow)...
“È una decisione inaccettabile”, ha dichiarato Luciano Pisoni della Fim Cisl di Milano, “l’azienda è in salute ma solo per avere più profitti preferisce de localizzare la produzione in Romania. A fare le spese di questi comportamenti cinici sono sempre i lavoratori, in questo caso in particolare donne con più di 40 anni e con problemi di ricollocazione”.
Ora andiamo al presidio per capirne di più e parlare con i lavoratori, più tardi un aggiornamento.
Lo sapete che la Cina ha cominciato a trasferire alcune attività produttive in Vietnam e in Corea del Nord? La caccia al basso costo del lavoro sembra senza fine, ma quando saranno esauriti anche i più poveri paesi africani cosa succederà? Partirà la caccia all'extraterrestre che essendo extracomunitario per eccellenza non avrà alcun diritto sociale e civile? Oppure la bolla del massimo profitto finalmente esploderà? Perchè se in Europa nessuno lavora, nessuno compra, nemmeno ciò che è prodotto a basso costo nei paesi a costo zero.
RispondiEliminaSe le persone stessero più attente a dove è prodotto quello che comprano sarebbe meglio
RispondiElimina