martedì 27 dicembre 2011

TREZZANO - Tomasino: un sindaco senza maggioranza


Si chiude un anno difficile per l’Amministrazione trezzanese, con una maggioranza sempre più traballante e il sindaco Giorgio Tomasino che, pur volendo resistere, appare sempre più solo. L’ultimo amaro regalo il primo cittadino se l’è trovato sotto l’albero il 15 dicembre, in occasione del Consiglio comunale: la lista civica Trezzano Oltre è passata all’opposizione.
Un ritorno, in realtà, visto che il movimento che nella scorsa campagna elettorale aveva candidato sindaco Antonmarco Catania, allora aveva appunto deciso di correre da solo ed era rimasto all’opposizione fino alla nomina di Catania ad assessore al Bilancio dopo il rimpasto di Giunta. A fine novembre però l’ex capogruppo di Trezzano Oltre si è dimesso ed ora anche il suo gruppo ha deciso di abbandonare Tomasino...

  
“L'area moderata non riesce a essere se stessa fino in fondo. Non credo in assoluto sulla tenuta formale degli schieramenti. Quello che manca alla politica trezzanese è forse il fattore umano. Le battaglie di retroguardia non fanno bene a Trezzano, così come gli atteggiamenti ideologici e le convenienze personali”, questo il commento del sindaco dopo la serata del 15 dicembre, proseguita con altri momenti di tensione.

Il Partito democratico ha presentato una mozione molto dura sullo stato della Giunta e della maggioranza, che ha portato infine all’uscita di tutti i consiglieri di minoranza (dopo l’approvazione del piano di diritto allo studio) e all’interruzione del Consiglio per mancanza di numero legale: Pdl e Lega infatti hanno nove consiglieri su venti.  

Nel presentare la mozione, il consigliere Pd Nino Russo ha voluto ripercorrere le tappe dell’attuale Amministrazione, elencando i primi assessori, chi viene presto invitato “a togliere il disturbo” (Patrizia Forte), chi viene definito “assessore-fantasma” (“Simone Maggi, amico per la pelle del sindaco). Fino all’azzeramento della Giunta e la formazione di una squadra nuova: “Fuori quindi l’ingombrante Russomanno (Giuseppe Russomannondr)”, dice Russo, “e, con lui, l’incolpevole e inconsapevole Teresa CarnovaleAntonino Russo e Mario Buttè”.

I nuovi assessori saranno Giorgio Rossetto e Oreste Sciumbata (Pdl), Flavia Perrotta (Lega). E Antonmarco Catania (Trezzano Oltre): “un colpo magistrale”. Nel frattempo però anche il Consiglio comunale subisce qualche cambiamento: escono dal gruppo del Pdl Francesco RussomannoGiuseppe Amato e Rosario Marotta.

Alla fine di novembre arrivano anche le dimissioni di Catania e ora anche Trezzano Oltre torna all’opposizione: “È crisi profonda, inutile girarci intorno”, afferma Nino Russo, “ inutile e patetico tentare l’azzardo sul vostro futuro continuando a sostituire chi se ne va, o viene cacciato, con pezzi di ricambio sempre più inadeguati o provvisori”. 

“La nostra Amministrazione sta affrontando sfide difficilissime, sia per quanto ha ereditato, cioè il mancato rispetto del patto di stabilità per oltre cinque milioni di euro, sia per le conseguenze che è stata costretta a gestire”, ribadisce invece il sindaco: “Io credo nella possibilità di un nuovo impulso da parte di quei moderati che non si ritrovano nelle scelte ideologiche di una sinistra estrema non disposta al dialogo e al confronto sui problemi della nostra città. 

Sono molto dispiaciuto per la scelta assunta da Trezzano Oltre, perché ritengo che sulla vicenda si ponga una questione anche di natura etica. Trezzano Oltre è senza dubbio una forza politica che opera nella nostra stessa area di consenso e sulla quale c'è stata spesso una convergenza di vedute e di strategie. Ci sono difficoltà che sembrano insormontabili? Forse è proprio nei momenti più complicati che emerge la forza di volontà, il coraggio e l'attaccamento alla propria città". 

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