Riceviamo a pubblichiamo - Desideriamo manifestare la nostra amarezza, come cittadini prima ancora che come soggetto politico, nel constatare come i vecchi apparati della politica, contro la quale ci siamo sempre espressi ed impegnati, stentino a lasciare il campo e perseverino le pessime abitudini di un tempo. Siamo oggetto di un ricorso al TAR promosso dal candidato sindaco dell’UDC alle recenti elezioni che rivendica un seggio dell’opposizione assegnato al nostro Movimento...
La nostra amarezza deriva dalla constatazione che chi presenta l’esposto vanta una ventennale presenza in Consiglio comunale sotto diverse sigle politiche, sedendo ora in maggioranza ora all’opposizione, sino alla recente candidatura come Sindaco. A questa storia, rispettabilissima, i cittadini con il loro voto hanno detto “NO grazie”, assegnando al primo turno alla lista UDC 352 voti, 385 se si aggiungono anche quelli di preferenza per il candidato sindaco.
Nella stessa tornata elettorale la nostra lista ha ottenuto 903 voti, raggiungendo un totale di 1.111 voti sommando anche quelli indirizzati al nostro candidato Sindaco.
352 contro 903; 385 contro 1.111: ci sembra che già questo dato per chi si occupa di politica rappresenti un segnale evidente del gradimento dell’elettorato, sia in termini di preferenza personale sia in termini di volontà di cambiamento.
Ma evidentemente per alcuni candidati la volontà del cittadino ha un peso relativo.
Ma non basta. L’esito del primo turno porta al secondo, dove è possibile apparentarsi per sostenere uno dei due candidati sindaci in lizza. L’UDC “spunta” nella coalizione di centro sinistra dopo una campagna elettorale – onestamente piuttosto dimessa – dove si rivendicava l’autonomia e la volontà di proporsi come alternativa. Trezzano OLTRE, così come annunciato con largo anticipo, conferma di non schierarsi con l’una o con l’altra coalizione, dichiarando di non mettere a disposizione i voti dei propri elettori.
Ma evidentemente neanche la coerenza politica ha un peso determinante per alcuni candidati.
L’esito del secondo turno è noto. Il centro destra governa, il centro sinistra va all’opposizione, dove siede anche Trezzano OLTRE, ma neppure la seconda sconfitta determina un cambiamento di indirizzo: la volontà di continuare a sedersi in Consiglio prevale, da qui il ricorso al Tribunale amministrativo.
Non è in discussione il diritto di utilizzare gli strumenti che gli ordinamenti democratico e giuridico garantiscono ad ogni cittadino. Ciò che colpisce è l’ostinazione della vecchia politica – di cui questa vicenda è frutto – nell’attaccarsi ai ruoli, alla poltrona, fosse anche un seggio della minoranza, e questo ignorando l’evidente volontà espressa dai cittadini.
Non siamo preoccupati dall’esito del ricorso: ci costituiremo – a differenza del Comune che ha deciso di non farlo – e spiegheremo la nostra posizione alle autorità competenti. Ci auguriamo che vi sarà spazio e modo per un giudizio approfondito e completo, del quale prenderemo atto.
Ciò che ci preoccupa davvero è il modo in cui i voti dei cittadini vengono trattati. Forse un bravo politico deve essere più attento ai cavilli legali che la norma ha lasciato qua e là, piuttosto che ascoltare la volontà dei cittadini… o forse stiamo assistendo alla resa dei conti della politica nei confronti di chi ha scelto di restare libero e indipendente dai due cosiddetti poli, scelta che, comunque andranno le cose, non rimpiangeremo.
A noi piace continuare a pensare che il politico debba rispettare il consenso raccolto e lavorare per il bene comune, dentro e fuori dalle istituzioni.
Fin da ora sappiamo che avremo due sentenze: una di un giudice e un’altra – politicamente più rilevante – emessa dai cittadini che assistono a questa vicenda.
Trezzano OLTRE attende entrambe molto serenamente.
Direttivo Trezzano OLTRE
Nessun commento:
Posta un commento