giovedì 30 maggio 2013

TREZZANO S/N - Il sindaco (alla fine) lascia. Quarto commissariamento in vista per Trezzano. L’opposizione: no a tatticismi


Alla fine, le dimissioni sono arrivate. Richieste a gran voce da tutte le opposizioni e forse ritenute doverose per rispetto della gravissima situazione, nonostante l’incontro con il Prefetto di Milano di martedì 21 maggio avesse dato almeno inizialmente segnali diversi...

Giorgio Tomasino lascia il ruolo di primo cittadino di Trezzano sul Naviglio dopo gli ormai celebri arresti ‘eccellenti’ che hanno distrutto la sua giunta, ridotto la sua maggioranza e posto nel totale caos l’intera città. Un caos scoppiato in un momento davvero delicato – non che una questione così grave possa avere un momento giusto, sia ben chiaro – come quello dell’approvazione dello schema di bilancio, uno dei passaggi di per sé già particolari che le amministrazioni devono affrontare con periodicità annuale.

Dopo che durante la scorsa settimana il sindaco ormai dimissionario aveva dichiarato la propria volontà a non andarsene, ora Tomasino si è visto costretto a fare un passo indietro. Il tutto al termine del terzo anno appena di amministrazione comunale. Trezzano si prepara dunque al quarto commissariamento della sua storia e lo fa con uno spirito spento, sfiduciato, solcato dai continui spiacevoli avvenimenti che l’hanno spesso coinvolta nell’ultimo trentennio.

Prima che arrivi il Commissario Prefettizio, ad ogni modo, il comune verrà “traghettato” da una giunta tecnica per scelta del sindaco: “tecnici” che speriamo non siano portatori delle medesime scissioni di quelli che hanno presieduto il Governo Italiano durante lo scorso anno. Nelle prossime ore verranno ufficializzati i nomi dei tre assessori che faranno da traino per l’amministrazione del territorio, specialmente durante il passaggio del bilancio: saranno, pare, tre persone appartenenti alla società civile e di spessore a livello locale.

Intanto Giorgio Tomasino ha voluto lasciare il suo ultimo pensiero da primo cittadino. “Le motivazioni, per quanto possano essere legate agli effetti delle indagini di recente rese note al pubblico”, ha dichiarato Tomasino tramite un comunicato stampa, “col grave allarme che ciò determina e l'umiliazione dell'Amministrazione comunale e del suo sindaco, vanno tuttavia connesse anche al venire meno della maggioranza di governo, oltre che al richiedere una valutazione collegiale da parte del Consiglio nella sua interezza. Per questo ritengo che procedere senza indugio sia nell'interesse della comunità locale e per il suo bene”. Infine, si è voluto rivolgere ai dipendenti comunali: “Una giunta di questo tipo permetterà di adottare alcuni provvedimenti urgenti ed essenziali affinché l’Amministrazione non si paralizzi e nello stesso tempo possiate proseguire nel vostro ruolo con tutta la serenità necessaria”.

Le dimissioni, secondo quanto disposto dall’art. 53 del Testo unico per gli enti locali, saranno efficaci decorso il termine di venti giorni dal giorno in cui vengono presentate (in questo caso lunedì 27 maggio): un periodo di tempo che ha portato le opposizioni a non fidarsi del passo indietro fatto dall’ormai dimissionario Tomasino.

Luca Gariboldi ed Elena Felisatti a nome del proprio partito di riferimento (Sel) e facendosi portavoce dell’intera minoranza hanno sottolineato che in venti giorni possono cambiare tante cose e che l’atto di dimissioni può ancora essere ritirato: “Temiamo fortemente che Tomasino metta in campo qualche soluzione pasticciata per sopravvivere a se stesso cercando di riguadagnare una maggioranza e una giunta. Quale ne potrà essere il collante non è dato sapere vedendo gli anni passati, così incentrati su immobilismo, incapacità e, a quanto pare, corruzione all’interno della giunta”.


Sinistra Ecologia e Libertà a Trezzano, in queste ore, sta dando grosso peso al fatto che le opposizioni per intero abbiano chiesto sin da subito il passo indietro al sindaco; inoltre gli esponenti di Sel hanno voluto fortemente evidenziare come per il futuro sia necessaria una revisione del modo di fare politica in una città come Trezzano, dove oramai i cittadini stanno perdendo ogni fiducia nelle istituzioni a causa degli scandali del presente e del passato.

E’ ora necessario che le forze sane si uniscano per un progetto basato su tutela del territorio, legalità e buona amministrazione” si legge nel comunicato stampa firmato dai due esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà, che prosegue e conclude: “Bisogna avviare questo processo per proporre alla città un progetto condiviso che dia una svolta alle politiche che hanno caratterizzato l’amministrazione di centro destra a cominciare dalla revisione del PGT nell’ottica e degli interessi della collettività, e non degli operatori privati, della tutela del territorio già duramente provato dal precedente Piano Regolatore della giunta Pirani che ha reso edificabili moltissime aree e che ha stravolto il tessuto urbano consentendo edificazioni di palazzine nelle zone a bassa densità.

Sinistra Ecologia Libertà è e sarà in prima linea per avviare e portare avanti questo progetto con tutti coloro che intendono condividerlo”.


Ultimo aggiornamento - Nella mattinata di ieri, tutti i consiglieri comunali hanno deciso di imitare il sindaco dimissionario Giorgio Tomasino, rassegnando in blocco le dimissioni. Il consiglio comunale di Trezzano ora è di fatto sciolto.

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